mercoledì 30 maggio 2007

La Felicità esiste davvero?

Da qualche anno al laboratorio di Neuroscienze affettive dell'Università del Wisconsin, si studia la Felicità. Cavia eccellente, se vogliamo usare questo termine, è Matthieu Ricard, consigliere del Dalai Lama. Con una risonanza magnetica al cervello, a cui vengono applicati 256 sensori, è stato quantificato il grado di felicità di molte persone. Si parte dal valore più alto 0,3 (molto infelice) al valore più basso -0,3 (molto felice). Il monaco Ricard ha ottenuto un valore di 0,45 conquistando il titolo di "Uomo più felice del mondo".

Gli studi sulla felicità si basano sulla scoperta che la mente è un organo in costante evoluzione e, quindi, malleabile. Questo viene chiamato "plasticità della mente". I valori bassi di molti religiosi buddisti, sottoposti ad esperimenti, dimostrano che essi hanno la capacità di sfruttare la plasticità mentale per allontanare i pensieri negativi e concentrarsi solo sui positivi. Come dire che la felicità si può imparare, sviluppare, allenare. Secondo Ricard "la felicità è un tesoro nascosto nel più profondo di ogni persona".

Conquistare la felicità è una questione di pratica e di forza di volontà, non di beni materiali, potere o bellezza. La ricerca della Felicità, ricerca millenaria senza aver mai avuto risposta, ora passa dai filosofi agli economisti. E' stato introdotto il "MAH", acronimo dell'indice cumulativo di felicità nazionale. L'Italia si colloca al 26 posto su 95 Paesi. Al primo posto la Danimarca in ultima la Tanzania. In compenso l'Italia , dal 1973 al 2004 , ha avuto il maggior incremento in questo indice battendo tutti con +0,96. In oltre tremila indagini empiriche, fatte negli ultimi 20 anni con metodi diversi, l'unica convergenza è che ne salute ne soldi bastano a dare la felicità. Questo spiega perché nella classifica della felicità alcuni paesi sottosviluppati sono avanti ai più sviluppati. Il capitalismo ha tradotto il lusso in necessità, ma la gente da per scontato ciò che ha acquisito mentre si gode veramente solo ciò che gli altri non hanno. Secondo l'economista Bruni "più strumenti abbiamo per raggiungere la felicità, più desideri abbiamo e alla fine restiamo senza fiato nell'inseguirli". Ma il "feliciometro" ideale non è stato ancora brevettato. Per il filosofo Ferraris "si possono misurare un certo numero di parametri esterni che possono coincidere statisticamente con uno stato di felicità. Ma uno può anche averli tutti al massimo, quei parametri, e suicidarsi" Forse ci vorranno ancora molti anni per capire cosa sia la Felicità e come si possa misurare. E solo allora si potrà imparare a riconoscerla ed a svilupparla.

Credo che sia giusto concludere con una frase di Woody Allen che dice "Se i soldi non fanno la felicità figuriamoci la miseria. L'uomo più felice che io conosco ha un accendino e una moglie, ed entrambi funzionano". Questo articolo è da considerarsi un riassunto elaborato di quanto pubblicato sul settimanale "Il Venerdì della Repubblica", che ancora trovate in edicola.

domenica 27 maggio 2007

Alonso : Io Ballo da solo

Alonso si è aggiudicato il Gran Premio di Monaco con un week end fantastico. Ha realizzato la pole, il giro più veloce ed ha vinto la gara. Con questa vittoria, Alonso ritorna ai vertici della classifica e gli è anche ritornato il sorriso. Secondo Hamilton, che ha seguito il compagno cercando di superarlo. Alonso, per le prossime gare, deve temere più il suo compagno che le Ferrari. Terzo Massa. Ha fatto il possibile. Nessuna colpa. Oggi le McLaren su questo circuito erano le più forti. Infatti, Massa è arrivato al traguardo con più di un minuto di ritardo. Ma non è niente se si considera che a pieni giri sono stati solo i primi tre, tutti gli altri doppiati. Bravo anche Kimi che è arrivato 8. Considerando che è partito 15° Un merito speciale spetta a Fisichella arrivato 4. Quando è in gioco la bravura di un pilota, il nostro Fisico dimostra di non essere meno a nessuno. Ed anche con una Renault, quest'anno non al massimo, è riuscito a meritarsi un bel 4 posto.

Ordine di Arrivo : 1 Alonso (McLaren) - 2 Hamilton (McLaren) - 3 Massa (Ferrari) - 4 Fisichella (Renault) - 5 Kubika (Bmw) - 6 HeidFeld (Bmw) - 7 Wurz (Williams) - 8 Raikkonen (Ferrari) - 9 Speed (Toro Rosso) - 10 Barrichello (Honda) - 11 Button (Honda) - 12 Rosberg (Williams) - 13 Kovalainen (Renault) - 14 Coulthard (Red Bull) - 15 Trulli (Toyota) - 16 Schumacher (Toyota) - 17 Sato (Super Aguri) - 18 Davidson (Super Aguri) - 19 Albers ( Spyker) Classifica Piloti : Alonso e Hamilton 38 pt - Massa 33 pt - Raikkonen 23 pt - Heidfeld 18 pt - Fisichella 13 pt - Kubica 12 pt - Rosberg 5 pt - Trulli e Coulthard 4 pt - Kovalainen 3 pt - Wurz 2 pt - Schumacker e Sato 1 pt Classifica Costruttori : McLaren 76 pt - Ferrari 56 pt - Bmw 30 pt- Renault 16 pt - Williams 7 pt - Toyota 5 pt - Red Bull 4 pt - Super Aguri 1 pt
Prossimo appuntamento in Canada il 10 Giugno 2007

mercoledì 16 maggio 2007

Prisco Mazzi "il polizziotto" che minaccia via email

Stamani nella mia casella Yahoo mi è arrivata una email. Yahoo l'ha messa nella cartella antispam, mentre gmail (email di google) ha riconosciuto che nella email c'era un virus. E' chiaro che leggendo l'email si capisce che non è la Polizia di Stato. Comunque leggo adesso un interessante articolo di Paolo Attivissimo che trovate al sito :

Paolo Attivissimo email Prisco Mazzi

Riporto il suo testo:

E' in corso uno spamming di massa, a giudicare dall'ondata di segnalazioni che m'è piovuta nella casella di posta stamattina: lo scopo è infettare il maggior numero possibile di utenti sfruttando la leva della paura e del senso di colpa per far abbassare le difese. Ecco il testo del messaggio, proveniente da pr_mazzi@poliziadistato.it:

Avviso

Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I rusultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e puo avere la responsabilita amministrativa.

Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.

Non si puo essere errore, abbiamo confrontato l'ora dell'entrata al sito nel registro del server e l'ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l'unico fatto, puo sottrarsi alla punizione se si impegna a non visitare piu i siti illegali e non trasgredire i diritti d'autore.

Per questo per favore conservate l'archivio (avviso_98361420.zip parola d'accesso: 1605) allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l'accordo che si trova dentro.

La vostra parola d'accesso personale per l'archivio: 1605

E obbligatorio.

Grazie per la collaborazione.

L'utente che la riceve, se si fa prendere dal panico e non sa che l'indirizzo del mittente di un e-mail si può falsificare con estrema facilità, potrebbe trascurare la grammatica traballante del messaggio e cascarci, aprendo l'allegato.

Certo anche la natura poco ortodossa del messaggio (ma da quando in qua la Polizia di Stato dice "ti abbiamo beccato, ma se prometti che non lo farai più, potrai evitare la punizione"?) può destare qualche perplessità, ma come s'è visto in altre occasioni analoghe, la paura e il senso di colpa (sono in molti quelli che hanno scaricato qualche MP3 non troppo legalmente) scavalcano tranquillamente queste considerazioni razionali. E la trappola scatta.

La trappola, in questo caso, è l'allegato, che è in formato ZIP cifrato per eludere gli antivirus ma contiene un file eseguibile anziché un documento come dice il messaggio. L'eseguibile è per Windows, per cui gli utenti di altri sistemi operativi non corrono alcun rischio.

Secondo quanto mi segnalano numerosi lettori (non ho un originale completo del messaggio e non ci tengo ad averlo, grazie), il file eseguibile si chiama UFFICIALMENTE_ACCORDO.exe e viene già riconosciuto dagli antivirus decenti come una variante del malware Win32/TrojanDownloader.Nurech.NAT.

Stando alle segnalazioni degli utenti, l'attacco sembra provenire o essere transitato da un server della Corea del Sud (negli header c'è gs.venuspos.co.kr).

Chi ha ricevuto il messaggio e ha aperto l'allegato sotto Windows è quindi infetto e deve chiedere l'intervento di un antivirus e di un amico o collega esperto (e darsi le randellate sulle dita per esserci cascato); chi non ha aperto l'allegato può semplicemente cestinare il messaggio.

Inviare segnalazioni alla Polizia di Stato è di dubbia utilità: la Polizia sarà già sommersa di segnalazioni identiche e avrà anche il suo bel daffare a filtrare i messaggi di protesta causati dal fatto che sembra essere il mittente apparente del messaggio-trappola.

Attenti ha aprire allegati che provengono da Banche, Poste, Polizia che chiedono password o altro. Queste istituzioni non chiederanno mai dati personali attraverso email ne tantomeno concordano reati penali usando l'email.

Internet non è l'inferno ma neanche si chiama "Eden"
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