Il 2 Giugno del 1946 gli italiani furono chiamati al esprimere il loro voto al Referendum sulla Repubblica o la continuazione dello Stato Monarchico.
Gli taliani votarono. La repubblica vinse con 12.718.641 voti (54,3%) contro i 10.718.502 (45,7%) a favore della Monarchia.
Nacque la Repubblica Italiana. E L'italia dopo 85 anni si liberò del pesante fardello dei Savoia.
Il voto fu per la prima volta in Italia a suffragio universale e l'affluenza fu del 89,1% degli aventi diritto. Tutti i partiti di sinistra (PCI, PSI, Pd'A), si espressero apertamente a favore del sistema repubblicano così come il PRI, il PLI appoggiò la Monarchia mentre la Democrazia Cristiana lasciò libertà di voto, anche se fece proprio il sistema repubblicano.
Ancora oggi vengono mosse critiche e accuse di illegittimità del risultato da entrambi le parti.
Tali attacchi alla legittimità del voto a favore della Repubblica riguardano i presunti brogli elettorali che si sarebbero verificati modificando i risultati nelle circoscrizioni dove il voto repubblicano era già comunque vincente.
Sul piano giuridico, invece, i sostenitori della causa monarchica sostengono che la proclamazione della Repubblica avvenne in modo anticipato rispetto alla ratifica, poiché non si aspettò il pronunciamento della Corte di Cassazione
Più recentemente, è osservato che non furono fatti votare i circa 3 milioni di cittadini della Venezia Giulia, territori che furono ceduti solo l'anno successivo con il Trattato di Parigi del 1947 e in Alto Adige.
Non fu possibile neppure votare per coloro che prima della chiusura delle liste elettorali (aprile 1945) si trovavano ancora fuori del territorio nazionale nei campi di prigionia o di internamento all'estero, o comunque non sul territorio nazionale.
Di queste centinaia di migliaia di persone non furono ammesse al voto neppure quelle rientrate tra la data di chiusura delle liste e le votazioni.
Ad ogni modo la Repubblica Italiana diventò una realtà. Ma per fare un Popolo non ci vogliono i referendum.
Adesso sarebbe il momento di conoscere gli Italiani. Non si è Italiani, uniti e compatti sotto una unica bandiera, solo quando gioca l'Italia ai Campionati Mondiali di Calcio.
Le divisioni che c'erano tra le varie regioni o la divisione tra Nord e Sud è ancora presente. Fatta l'Italia dobbiamo ancora fare gli Italiani.