A cadenza quasi annuale, il nostro amico Billy, ci propone una nuova versione del sistema operativo Windows. La nuova versione non fa altro che correggere i problemi della vecchia.
Vengono anche immesse nuove funzionalità che, contrariamente al loro nome, alcune volte non funzionano bene, costringendo l'utente ad aspettare un ennesimo aggiornamento.
E'un gioco perverso che ormai conosciamo.
Da qualche anno vengono commercializzate le pendrive. Memorie piccole nelle dimensioni, ma generose nella loro capacità. Una pendrive da 8 giga, economica come costi, permette di avere dentro di se l'intero contenuto di una enciclopedia di decine di volumi. Compresi i testi e le foto e probalbilmente resterà spazio per altri dati.
Quando infiliamo in una presa usb del nostro computer una pendrive, sulla barra in basso a destra del monitor appare una icona che si chiama "Rimozione sicura dell'hardware".
Cosa significa? Semplice. Si è aperto un canale di comunicazione tra il nostro computer e la nostra pendrive. Un canale che permette di leggere i dati contenuti nella pendrive trasferendoli al pc. Ma anche di scrivere dati sulla pendrive.
Finito il nostro lavoro dobbiamo togliere dalla presa usb la nostra pendrive. Facciamo click con il mouse sulla icona chiamata "Rimozione sicura" e ci appare una finestra che ci informa sulle prese usb che sono occupate in quel momento. Selezioniamo la presa usb dove è collegata la pendrive e poi facciamo click su "Disattiva".
In questo modo chiudiamo il canale di comunicazione.
Ma perchè fare questi passaggi quando potremmo staccare la pendrive dalla presa usb?
Perchè in questo modo, ci assicuriamo di chiudere il canale di comunicazione evitando che in quel momento ci siano dati in transito.
Se stiamo copiando un file di grosse dimensioni sulla nostra pendrive e la togliamo dalla presa, il file viene troncato. Non sarà possibile leggerlo.
E se era in memoria nel nostro computer e non registrato nell'hard disk lo perdiamo completamente.
Con la rimozione sicura, Windows ci avviserà quando possiamo togliere la pendrive. Sarà lui a farsi carico di controllare che il lavoro sia finito.
Fino a qui tutto è semplice. L'unico problema è che la finestra della rimozione sicura non è di facile comprensione. Infatti riporta le varie porte ma non specifica, in maniera chiara, cosa abbiamo collegate ad esse.
Questa finestra appare nel mio pc con Windows Vista. Nella porta F: ho collegata una pendrive di 8 giga. Nella porta G: un hard disk esterno. Da quello che potete leggere qui sotto non mi sembra che sia chiara la differenza tranne se ricordate la marca dell'hard disk.
A questo punto ci viene in aiuto un piccolo programmma. Si chiama "USB Disk Ejector" e lo potete prelevare qui.
E' gratuito, piccolo e non necessita di installazione. Infatti è un solo file di appena 500k di grandezza.
Mettetelo nel desktop cosi lo avete sempre a portata di mouse.
Che lavoro svolge? Prima di staccare dalla presa una pendrive facciamo click su questo programma. Apppare una finestra che ci indica quale porte usb sono in uso e cosa è collegato ad esse.
Oltre a riconoscere il tipo di dispositivo, ci viene detta in quale porta logica è collegato e il nome che noi abbiamo dato al dispositivo.
Infatti ad una pendrive quando la utilizziamo per la prima volta, o anche successivamente, le possiamo dare un nome. Per esempio, nel mio caso, "PenDan". Mentre all' hd esterno ho dato il nome di "BackupDani" per ricordarmi che serve a salvare i backup.
Con questo programma è facile riconoscere la pendrive da staccare. All'interno dellla finestra di USB Disk Ejector facciamo click sul dispositivo di nostro interesse. Apparirà una faccina che simula il viso di un omino stupito che sta a significare che non c'è più la pendrive.
Il nostro programma, infatti, ha chiuso in maniera regolare il canale di comunicazione. Adesso possiamo staccare in tutta sicurezza la nostra pendrive senza paura di perdere dei dati.
Nel caso non sia possibile il programma segnala che la pendrive è in uso. Il canale quindi è aperto. Prima cerchiamo i motivi perchè non può essere chiuso il canale, per esempio abbiamo ancora in esecuzione un programma che sta leggendo dati dalla pendrive. Risolto il problema riproviamo. E stavolta ci apparirà l'omino.
Il programma è piccolo, gratuito, facile da usare. Non risolve i mali di Windows. Ma risolve un problema che centinaia di ingegneri pagati dalla Microsoft non hanno mai pensato di semplificare.
Nessun attacco a zio Billy. Ma invece di spendere miliardi per produrre un nuovo sistema ogni anno, usando il cervello si risolvono tanti problemi. Piccoli e grandi. Meno male che ogni tanto qualcuno ci pensa.
Alla Prox.