Questi consigli culinari sono stati elaborati, dopo una serie di ricerche, condotte all'International Labour Office di Ginevra, sul rapporto fra cibo e rendimento nell'ambiente di lavoro.
A partire dal classico cappuccino con brioche della mattina, preso di corsa al bar: niente di peggio perché troppi zuccheri e per di più raffinati provocano poi ipoglicemia e riducono, nel giro di qualche ora, le performance mentali.
Meglio il muesli o una banana non troppo matura o, per chi non ne vuole sapere di buttar giù qualcosa di solido per colazione, un bicchiere di succo di frutta o uno yogurt. Il cappuccino va bene al pomeriggio: quella piccola dose di caffeina, soprattutto per chi non riesce a farsi una pennichella, serve per contrastare il calo di energia di cui i ricercatori ancora non conoscono la ragione, ma che tutti, chi più chi meno, sperimentano.
Si sa che per dare il meglio di sé nella professione non si deve mai perdere la concentrazione, è indispensabile evitare tutto quello che rallenta la capacità di ideazione e la prontezza di riflessi ed è importante avere buona memoria.
Chi crede, per esempio, che il caffè e uno snack dolce a metà mattina siano un toccasana per la concentrazione e l'attenzione sul lavoro, si sbaglia: la caffeina aumenta il battito cardiaco e innervosisce, lo stomaco si gonfia e gli zuccheri vengono presto assorbiti lasciando un senso di fame.
Semmai è più utile una barretta di cioccolato organico perché sopprime l'appetito. E consente di arrivare all'ora di pranzo. L'ora delle proteine, secondo gli specialisti: perché aiutano a combattere la sonnolenza pomeridiana e il calo di attenzione.
Ottime le uova di colina, indispensabile per fabbricare acetilcolina, una sostanza del cervello che aiuta la memoria. Vanno bene anche le carni rosse e bianche, purché magre, e il pesce. Pane e pasta, e in generale i carboidrati, vanno lasciati per la cena perché hanno un effetto rilassante sul cervello e favoriscono il sonno.
Qualcuno obietterà che le abitudini alimentari degli inglesi sono differenti da quelle degli italiani, ma stando alle ultime notizie la tanto decantata dieta mediterranea si sta avviando verso il tramonto anche alle nostre latitudini, complici merendine e cibi spazzatura, pranzi al ristorante e piatti pronti a casa. E allora vale la pena di ascoltare i consigli che ci arrivano d'Oltremanica.