Il Consiglio Comunale di Lucca ha approvato il nuovo regolamento per bar e ristoranti. In sintesi questo regolamento vieta “l’attivazione di esercizi di somministrazione, la cui attività svolta sia riconducibile ad etnie diverse”. In questo caso diverse dalla Toscana. Nel menu uno dei piatti deve essere "lucchese" e preparato con prodotti della provincia.
Gli arredi devono essere “confacenti al centro storico stesso” e i locali devono essere dotati di “sedie in legno, arredamento elegante e signorile anche nei dettagli”, mentre al personale, che deve essere “fornito di elegante uniforme, adatta agli ambienti nei quali si svolge il servizio”, sarà richiesta “la conoscenza della lingua inglese”.
Tra i primi a essere colpiti, ovvio, ci sono i kebabbari, ma di fatto la regola può essere estesa anche alla cucina messicana, indiana o francese.
L'euro era la moneta che, unica per tutti, favoriva scambi commerciali, viaggi ed "integrazione.
La tradizione va difesa ma la "diversità" non può essere ignorata. Un altro caso di autonomia "comunale" che porta a regolamenti discutibili.
Sta a vedere che i camerieri assunti in questi locali sono tutti extracomunitari? Speriamo di si.