Palermo è in coda alla classifica sui servizi offerti dalle amministrazioni alle persone che hanno superato i 65 anni di età.
Lo mette nero su bianco uno studio che la fondazione Civicum ha affidato al Politecnico di Milano, che ha analizzato 19 comuni. L´anno di riferimento è il 2007 e Palermo è fanalino di coda: in quasi tutti i comuni analizzati, compresi Potenza, Torino, Trento e Campobasso, le amministrazioni hanno avviato il servizio di tele assistenza: l´anziano riceve a casa un apparecchio telefonico collegato a una centrale operativa per segnalare le emergenze.
In otto comuni, tra i quali Torino, Trento, Bolzano, Milano e Napoli, gli over 65 usufruiscono anche del servizio pasti a domicilio con un operatore che ogni giorno consegna loro cibo caldo sia a pranzo che a cena. A Bolzano, a esempio, ne usufruiscono 228 cittadini ogni 10 mila residenti, a Trento 151, a Brescia 108, a Milano 71 mentre a Torino 32.
In ben nove città, da Bologna a Campobasso, da Potenza a Roma, sono attive anche le iniziative di soggiorni vacanza con viaggi organizzati direttamente dal Comune o da società convenzionate in località marittime, termali o montane.
Quasi tutti capoluoghi, poi, erogano contributi sia agli anziani che alle famiglie che si impegnano ad assistere in casa i non autosufficienti. Un sussidio erogato sia ad Ancona che a Brescia, oltre che a Roma, Milano, Torino, Trento e Venezia.
La classifica mette a confronto gli anziani anche per numero di assistiti. Quando a Palermo l´assistenza domiciliare è attiva il servizio coinvolge 450 persone, 45 ogni diecimila abitanti over 65 secondo il parametro utilizzato dal Politecnico.
Pochissimi se confrontati a quelli assistiti nelle altre città: dai 77 su diecimila abitanti sopra i 65 anni di Napoli ai 61 di Roma, dai 94 di Genova ai 173 di Milano e i 282 di Bolzano. Tutte città che inoltre erogano la tele assistenza, gli assegni di cura e i pasti a domicilio.
Ma quanto spendono le amministrazioni per garantire il servizio di assistenza? Palermo, pur avendo provveduto a un numero di anziani sensibilmente inferiore a quello delle altre città, nel 2007 è stata la terza città per spesa, con una cifra che supera i seimila euro per assistito a fronte di un servizio di appena due ore al giorno.
Meno solo di Trento che spende quasi ottomila euro a persona e di Torino che supera quota settemila. Tutte le altre città spendono sensibilmente meno, Milano per esempio non supera i 3 mila euro a persona e ne assiste quasi duemila.
Fonte: La Repubblica