E' cominciato il viaggio di Barack Obama che con un treno è partito da Filadelfia e raggiungerà Washington il 20 gennaio. Giorno in cui ufficialmente Obama si insedierà alla Casa Bianca.
Obama ha deciso di ripercorrere il viaggio compiuto da Lincoln nel 1861. Il neo Presidente appare fiducioso. Ammette che ci sono molti problemi e che il momento è difficile. Ma dichiara:
Se i problemi che ci troviamo davanti sono nuovi non è nuovo quello di cui abbiamo bisogno per superarli» Per affrontarli e vincerli bisogna tornare allo spirito con cui i Padri fondatori si riunirono a Filadelfia e firmarono la Dichiarazione d'Indipendenza.
«Perché fu qui, in questa città, che cominciò il nostro viaggio americano. Fu qui che un gruppo di contadini e avvocati, mercanti e soldati si riunirono per dichiarare la loro indipendenza e il loro diritto ad essere protagonisti del loro destino».
Per questo, aggiunge, serve adesso «una nuova dichiarazione d'indipendenza dalle ideologie, dai pregiudizi, dall'intolleranza». È necessario «unire le forze» per riportare a Washington un governo «responsabile nei confronti del popolo» e che «non serva gli interessi dei pochi».
«Avremo false partenze, arretramenti, frustrazioni e difficoltà ma qualcosa che è stato e continua a essere» vivo nelle menti e nei cuori. «Non è questo il momento di scoraggiarsi».
«Non viaggerò da solo, ma con le voci degli americani che porterò con me alla Casa Bianca».
Il viaggio è un percorso di 220 km. Prima di arrivare a Washigton si fermerà a Claymont, dove salirà a bordo il vice Presidente Biden e sono previste altre due fermate a Edgewood e Baltimora.
Potrà sembrare retorica la sua, ma i suoi discorsi e quelli dei politici italiani sono distanti anni luce.
Lui infonde fiducia in un momento di grave crisi americana e mondiale, da noi qualcuno va alle riunioni internazionali per dire "cucù"
Buon viaggio mister Obama