Al momento non si registrano infezioni legate alla presenza delle tonnellate di rifiuti abbandonate per le strade della città. Certo è che “per scongiurare un’emergenza sanitaria, questa situazione non deve protrarsi nel tempo” spiega il primario del reparto di Malattie infettive del Policlinico di Palermo, Lucina Titone, che sottolinea anche come, al momento, “il vero rischio per la salute dipende dai fumi tossici emanati dall’immondizia che viene data alle fiamme”.
Sono centinaia, infatti, gli interventi effettuati dai vigili del fuoco in tutta la città da stanotte.
Dottoressa, quali sono i rischi per la nostra salute?
“La presenza massiccia di rifiuti, anche il relazione alle alte temperature di questi giorni – che per fortuna sono diminuite in queste ore – potrebbe provocare infezioni intestinali, alle vie respiratorie o anche cutanee. Dunque vomito, diarrea e irritazioni alla pelle. Per il momento, però, si tratta soltanto di ipotesi: non registriamo casi specifici”.
Come possiamo proteggerci?
“Siamo noi stessi a trasportare questi germi. Dunque è opportuno lavarsi sempre le mani col sapone e rispettare le normali norme igieniche. Consiglierei anche di non acquistare frutta e verdura esposte vicino ai cumuli di rifiuti. Un’attenzione particolare serve poi nelle zone di mare: se i rifiuti entrano in contatto con la sabbia, che assorbe i germi, è facile che si verifichino infezioni cutanee. Comunque, la vera emergenza sanitaria potrebbe scatenarsi se venissero inquinare le falde acquifere. Il rischio diventa concreto se i rifiuti si trovano su terreni, ad esempio. Al momento, però, sembra che il problema riguardi le strade cittadine, zone asfaltate”.
I fumi sprigionati dai rifiuti incendiati sono tossici…
“Sì e sono molto pericolosi. Possono determinare gravi irritazioni ed infezioni alle vie respiratorie. Inoltre alcuni rifiuti, come la plastica, andando in fumo liberano diossina nell’aria. Questo è un rischio molto concreto in questo momento, forse maggiore rispetto alla diffusione di infezioni”.
Cosa si può fare?
“Intanto, non incendiare i rifiuti…E poi proteggersi la bocca ed il naso con un fazzoletto, che non bisognerà chiaramente in alcun modo conservare, quando ci si trova costretti a passare accanto a questi fumi”.
Fonte : LiveSicilia