mercoledì 28 gennaio 2009

Scoperta l'immortalità ma....

L'anno scorso è stata scoperta una piccola medusa, la Turritopsis nutricula, che ha una particolarità. Una volta raggiunta la maturità sessuale e dopo essersi riprodotta, non muore, a differenza di tutti gli altri organismi similari. Questa speciale medusa, invece, scende sul fondo e si ritrasforma nello stadio giovanile da cui era stata generata, ossia quella di un polipo, e in seguito nuovamente quella di medusa. Un processo che in sostanza può definirsi «infinito». Tale sconvolgente scoperta, che rischia di diventare una delle più importanti e dense di conseguenza per l'umanità, è stata fatta da due scienziati italiani: il professor Ferdinando Boero , docente di zoologia e biologia marina presso l'Università degli Studi di Lecce, in collaborazione con Stefano Piraino dell'Istituto Talassografico CNR ''A.Cerruti'' di Taranto. Il ringiovanimento della medusa è reso possibile, a livello cellulare, a causa di un fenomeno altrettanto straordinario conosciuto come «transdifferenziamento». L'ovvia e inevitabile conseguenza è una proliferazione di questa creatura dei mari. L'invasione silenziosa. Questi predatori del mare, originariamente presenti nelle acque calde dei Carabi, si stanno diffondendo velocemente in tutti gli oceani, aiutati anche da «passaggi» inconsapevolmente offerti dalle navi. Non ci resta che sperare in un aumento delle tartarughe marine e dei pesci palla che sono i predatori delle meduse. A proposito dl pesce palla non lo mangiate. La carne contiene un veleno molto potente. (Vive nei mari tropicali).
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