lunedì 16 marzo 2009

La Palermo che muore

Da Repubblica Palermo del 15 marzo 2009: Una ventina di palme recise a causa del punteruolo rosso, due fontane spesso senza acqua corrente e piene di rifiuti, la serra liberty abbandonata e trasformata in magazzino, graffiti sulle pareti della casa del custode e sui cippi commemorativi, le vetrate della struttura che accoglie un gruppo marmoreo ottocentesco ridotte in pezzi.  Senza contare, che da due anni, manca l´illuminazione pubblica e d´inverno alle cinque del pomeriggio cala il buio sul giardino liberty che nacque nel 1850 su progetto di Giovan Battista Filippo Basile. A distanza di sei anni dal recupero del parco statuario e della casa del custode con un appalto da 378 mila euro, il Giardino Inglese è di nuovo in un penoso stato di degrado e di abbandono.
Da Wikipedia:
Il giardino venne progettato da Giovan Battista Filippo Basile nel 1851 seguendo uno schema molto in voga nella seconda metà dell'Ottocento, ovvero non creare uno spazio misurato e geometrico (il cosiddetto "giardino all'italiana") ma seguendo le forme e la morfologia naturale del terreno dandogli un'aria più naturale creando appunto un "giardino all'inglese" (da qui il nome Giardino Inglese). Per rendere l'atmosfera ancora più suggestiva furono inserite piante provenienti da tutto il mondo per rendere l'ambiente più esotico sempre secondo i dettami della moda in quel periodo, quando le grandi potenze europee espandevano i loro imperi verso terre sconosciute dell'Africa e dell'Asia.
All'interno troviamo numerose sculture sparse per il giardino tra le quali quella di Benedetto Civiletti raffigurante il "Canaris a Scio". Dentro di può pure ammirare un tempietto progettato da Ernesto Basile ispirandosi all'architettura arabo-normanna e una serra in vetro e ferro battuto in stile ottocentesco. Nel "parterre" del giardino che si trova nella parte opposta di Viale della Libertà troviamo il monumento a Giuseppe Garibaldi scolpito da Mario Rutelli e inaugurato nel 1891 in occasione dell'Esposizione Nazionale che si tenne in quell'anno a Palermo.
La Palermo dello splendore muore ogni giorno. Agli occhi dei cittadini e di incapaci amministratori pubblici. 
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