giovedì 11 dicembre 2008

Educazione sessuale a scuola.....non solo parole.

Manchester è la città che ha una media di baby mamme del 50% più alta rispetto al resto del Regno Unito. Ogni anno nella città circa 560 ragazze sotto i diciotto anni rimangono incinte. Alti sono anche i dati che riguardano gli aborti: il 28% nel 1998 e il 39% nel 2006. Per contrastare questo fenomeno nelle scuole laiche secondarie di Manchester è stato avviato un progetto di educazione sessuale che prevede la distribuzione gratuita di preservativi agli studenti dai 13 anni in su. Il progetto, che è stato approvato nella fase iniziale dai genitori degli studenti, ha aperto un dibattito molto acceso sul tema dei giovani e della sessualità. Nonostante l'approvazione da parte dei genitori, la scelta finale sull'accettazione dei preservativi e delle informazioni rimane a discrezione degli studenti. In contemporanea alla distribuzione gratuita di preservativi nella scuole secondarie anche in ottanta scuole primarie laiche della città e in venti istituti cattolici sono partiti dei corsi, dal titolo "Crescere e cambiare insieme", di sensibilizzazione sulle tematiche delle relazioni, concepimento e nascite. In Brasile, dove il problema non è solo quello delle gravidanze giovanili ma anche quello dell'Aids, un programma simile, destinato a studenti tra i 13 e i 18 anni, è stato avviato in accordo con il Ministero della salute già del 2005; dal 2007 molti istituti hanno installato distributori automatici di preservativi.  Negli Stati Uniti sono numerosi gli istituti che offrono, tramite macchine o personale sanitario, profilattici agli studenti: un'analisi comparativa tra le scuole pubbliche che hanno avviato il servizio ed istituti che si sono rifiutati ha dimostrato che gli studenti appartenenti alla prima categoria utilizzano più frequentemente il preservativo durante i rapporti sessuali.  Un caso limite si è registrato nel Maine dove, in seguito al crescente numero di gravidanze giovanili, dal 2007 la King Middle School di Portland distribuisce non solo profilattici a ragazzi dagli 11 anni in su ma anche pillole anticoncezionali e iniezioni del giorno dopo per le ragazze.  Nel panorama europeo gli istituti che hanno scelto di distribuire gratuitamente profilattici agli studenti sono laiche e private in Spagna, Francia, Germania, Norvegia, Svezia. In Italia nel 2001 il liceo francese di Roma Chateaubriand, in seguito ad una protesta degli studenti, è stato tra i primi a montare due macchine distributrici di preservativi. Nessun provvedimento nella scuola pubblica italiana. Qui ancora si fanno dibattiti sul maestro unico. 
Foto Flick

E Albero di Natale sia

Il mondo è bello perchè è tondo. E quindi le cose girano. Una verità di ieri diventa una bugia oggi.  Se vi avessero chiesto fino allo scorso anno "Albero finto o vero a Natale?" avreste risposto "finto" solo per una questione ecologica. Bruttino ma sacrificare un abete vero sembrava una crudeltà contro la natura. Adesso la risposta è cambiata. La soluzione meno dannosa è quella dell'albero vero a fronte di un impatto ambientale drammatico degli alberi artificiali. Come fa notare su Livescience l’esperto in botanica e in riscaldamento ambientale Clint Springer, dell’Università di Saint Joseph a Filadelfia, il primo argomento a sfavore dell’albero finto riguarda il suo smaltimento e il materiale di cui è composto, il cloruro di polivinile (PVC), materiale termoplastico non-biodegradabile e non-rinnovabile che per essere prodotto e trasportato consuma petrolio e libera gas serra. Le piante di plastica si degradano in circa 200 anni, rimanendo dunque nelle discariche o nella natura per circa 2 secoli. L’albero vero, per contro, nonostante la sua produzione necessiti di fertilizzanti e fitofarmaci, assorbe in tutta la sua vita più di una tonnellata di Co2 (anidride carbonica), principale responsabile dei cambiamenti climatici. E se l’albero vero può essere ripiantato quello artificiale, se bruciato, produce sostanze tossiche. Alla scelta dell'albero ci sono altri accorgimenti ecologici da rispettare. L'albero, finito il suo periodo di utilizzo, va rimpiantato oppure regalato se non si dispone del terreno adatto. Le luci più ecologiche sono quelle a tecnologia LED. Infine una particolare attenzione alla scelta degli addobbi che siano riciclabili piuttosto che quelli inquinanti. Prima di fare il vostro albero di Natale collegatevi al sito Livescience. La natura vi ringrazierà.
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