venerdì 19 marzo 2010

Good Night...People!!! Le canzoni più belle di tutti i tempi : Moon River



Moon River è una canzone composta da Johnny Mercer e Henry Mancini nel 1961. Fa parte della colonna sonora del film Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn e ha vinto l'Oscar per la migliore canzone nell'edizione 1962.

Mercer e Mancini scrissero la canzone appositamente per la Hepburn in modo che fosse adatta alla sua estensione vocale. Moon River viene cantata dall'attrice nella scena in cui il personaggio interpretato da George Peppard, Paul "Fred" Varjak, scopre Holly Golightly (Audrey Hepburn) che canta accompagnandosi con una chitarra alla finestra.

In seguito, fu registrata dal cantante sudafricano Danny Williams, che raggiunse il n. 1 nelle classifiche britanniche. Poco dopo, Andy Williams ne registrò una versione famosa, che costituì il suo più grande successo. Molti altri artisti ne hanno fatto una cover, tra cui Jerry Butler, Ray Conniff, Frank Sinatra, Bobby Darin, Perry Como, Louis Armstrong, Paul Anka, Sarah Vaughan, Sarah Brightman, Billy Eckstine, Liz Callaway,Westlife, The Afghan Whigs, Morrissey, R.E.M., Judy Garland, Patsy Ann Noble, Victoria Williams, Barbra Streisand, Bradley Joseph, The Innocence Mission, Ania Dąbrowska, James Last, Andrea Ross e Katie Melua.

Solo dopo la morte della Hepburn nel 1993 venne finalmente pubblicata la versione originale della canzone nell'album Music from the Films of Audrey Hepburn. Nonostante il successo delle versioni di Danny Williams e Andy Williams (nessuna parentela fra i due), per molti la semplice registrazione della Hepburn rimane la più riuscita.









Alonso si autoregala una Maserati


Il pilota spagnolo ha voluto un allestimento grigio granito per la carrozzeria, con interni in pelle chiara pearl beige e plancia bordeaux a contrasto, con capote della medesima tinta per una Maserati GranCabrio da 440 cv.

Il tetto della GranCabrio è rigorosamente in tela, disponibile in sei colorazioni, si ripiega all’interno del suo vano in soli 20 secondi (28 secondi inclusa la movimentazione dei quattro finestrini indipendenti). La commercializzazione della GranCabrio in Europa è iniziata in questi giorni. Il prezzo in Italia è di 135 mila euro.



"No mafia: siciliani contro tutte le mafie".



Ottanta studenti dell'università degli studi di Palermo sono stati bloccati all'ingresso dell'Europarlamento. I giovani erano stati chiamati a partecipare a un confronto sulle mafie e la criminalità transnazionale ma non sono stati fatti entrare perché indossavano una maglietta con una scritta: "No mafia: siciliani contro tutte le mafie". 

Ma alla fine, dopo ore di attesa, i giovani hanno trovato un escamotage per aggirare il divieto. Dopo essere entrati nel Parlamento, senza t-shirt, gli studenti hanno superato i controlli di sicurezza e appena arrivati alla sala dell'incontro su "mafia e criminalita" se la sono rimessa. "Bisogna riconoscere il coraggio di questi 80 ragazzi che dalla Sicilia sono arrivati fino a Bruxelles per portare un messaggio forte contro la mafia", ha dichiarato David Sassoli, capo delegazione del Pd al Parlamento Europeo, dopo avere inviato la presidenza a fare entrare i ragazzi nel palazzo.

Fonte :La Repubblica


Oggi Sfince di San Giuseppe ma per Cuffaro sono sempre Cannoli......






In questo blog non ci si occupa di politica. Ma il blog ha un sottotitolo "Uomini Passioni Emozioni". E credo che sia emozionante leggere questa notizia pubblicata dal quotidiano La Repubblica, riportandola integralmente. In un Paese in piena crisi economica, con milioni di disoccupati e pieno di gente disperata, sapere che c'è chi può andare in pensione con 1369 euro al giorno é qualcosa di assolutamente straordinario. Proporrei di metterlo nel Guiness dei Primati come l'impiegato pubblico meglio pagato al mondo. Se poi si pensa che lascia amministrazioni sul crollo del fallimento la cosa assume un valore ancor più fantastico. L'unico commento che posso fare è la dichiarazione di aver lavorato per 45 anni. Ma considerando in quale dissesto finanziario lascia le aziende allora non è cattiveria pensare che abbia lavorato "male". Eppure è premiato con una pensione di 41.600 al mese. 

Non ci fate caso la mia è solo invidia. 

Repubblica del 19 Marzo 2010
di EMANUELE LAURIA

L'ultimo grand commis dell'ente più generoso d'Italia, alla fine, si è portato a casa una pensione da favola: mezzo milione di euro l'anno. Ha lottato un paio d'anni, l'avvocato Felice Crosta, per un diritto che alla fine gli è stato riconosciuto dalla Corte dei Conti. Quei soldi gli spettano.

Perché così ha stabilito una legge della Regione siciliana, approvata nella stagione d'oro del governatore Cuffaro. E l'amministrazione, proprio in questi giorni, si sta adeguando, aprendo la cassa. Mezzo milione. Cioè 41.600 euro al mese, 1.369 euro al giorno. Cifra lorda, sia chiaro. Ma destinata a fare impallidire persino capi di Stato, governatori di Bankitalia e giudici della Corte costituzionale: Giorgio Napolitano, per dire, ha un'indennità annua di circa 220 mila euro. Carlo Azeglio Ciampi, prima di insediarsi al Quirinale, si vide riconoscere da Palazzo Koch una pensione da 34 mila euro al mese. Mentre Romano Vaccarella e Gustavo Zagrebelsky, ex presidenti della Consulta, percepiscono rispettivamente assegni di quiescenza pari a 25.097 e 21.332 euro mensili, secondo i dati rivelati da L'Espresso nel 2008. 

Il superburocrate siciliano, insomma, non si limita a doppiare i colleghi della Regione, tutti beneficiati dal vecchio sistema di calcolo retributivo, ma si candida a tutti gli effetti per la palma del dipendente pubblico più pagato d'Italia. Fra quelli in servizio e a riposo. Sfondando con decisione pure il tetto ai trattamenti previdenziali "obbligatori" posto nell'ormai lontano ottobre del 2003 dal consiglio dei ministri: 516 euro al giorno, il vecchio milione di lire. Crosta quasi triplica quella somma. 

Il sultano dei servitori della pubblica amministrazione è un dirigente di lungo corso che negli ultimi due lustri ha 
gestito l'emergenza rifiuti in Sicilia. Un'emergenza che non è finita: gli Ato, gli organismi che dovevano assicurare il servizio di raccolta e smaltimento, hanno accumulato oltre un miliardo di debiti, la gara per i termovalorizzatori è stata annullata dall'Unione europea e i cassonetti stracolmi autorizzano ormai i paragoni con la Campania. Ma Crosta, prima da vicecommissario per l'emergenza poi da capo dell'agenzia siciliana per i rifiuti, in questi anni ha visto accrescere i propri compensi fino a 460 mila euro. Una cifra che il suo mentore, l'ex governatore Salvatore Cuffaro, gli accordò nel marzo 2006. Un'indennità che a Crosta è valsa come base pensionabile, in forza di un emendamento approvato dall'Assemblea regionale siciliana a fine 2005, cioè proprio alla vigilia della sua nomina: un caso? Chissà. Di certo, nella Regione dove oggi impera Raffaele Lombardo - che ha rotto con l'ex amico Cuffaro - oggi non si fanno salti di gioia. Anche perché, oltre all'assegno mensile, l'ente dovrà riconoscere a Crosta circa un milione di arretrati e la somma relativa alla rideterminazione del Tfr. In un primo momento, l'amministrazione si era opposta alla liquidazione della maxi-pensione, riconoscendo "solo" 219 mila euro all'ex dirigente. Crosta si è però rivolto alla Corte dei Conti che ha attestato il suo diritto. La legge si può discutere. Ma va applicata. "Non si tratta certo di un regalo, io ho lavorato per 45 anni", si difende l'interessato. La Regione siciliana dai conti in rosso - due miliardi di deficit - non ha potuto che fare appello alla sentenza della magistratura contabile. 

L'ultimo beneficio, peraltro, va a pesare su una spesa previdenziale già ragguardevole: oltre 560 milioni per pagare le pensioni di un esercito di ex dipendenti (14.917) più folto del personale in servizio. Tutti a carico del bilancio, perché la Regione siciliana è fra i pochi enti in Italia a non avere ancora attivato un fondo quiescenza, pur avendolo istituito per legge. E continua a erogare baby-pensioni a tutti coloro che dimostrano di avere un parente infermo da accudire. Un'estensione tutta siciliana della legge 104 - anch'essa figlia di una norma varata dall'Ars - che ha premiato negli ultimi anni 700 impiegati andati a riposo con 25 anni di anzianità (ne bastano 20 per le donne). Ne ha approfittato anche l'ex segretario generale Pier Carmelo Russo. Che a dicembre, dopo il pensionamento, è stato promosso assessore regionale dal governatore Lombardo.


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