domenica 12 agosto 2012

Una bella fetta ghiacciata di Citrullus Lanatus?


Il Citrullus lanatus non è altro che il cocomero detto anche anguria. Il nome cocomero, usato nell'Italia centrale e meridionale, deriva dal latino cucumis ("cetriolo"). Il nome anguria, usato nel Settentrione, deriva invece dal greco tardo angurion ("cetriolo"), propagatosi attraverso la dominazione bizantina.

David Livingstone riportò che l'anguria cresceva abbondante nel deserto del Kalahari, dove sembra che esso abbia avuto origine. Lì il frutto cresce selvaggio ed è conosciuto come Tsamma. La pianta è riconoscibile per le sue foglie particolari e per l'elevato numero di frutti che produce, fino a cento per ogni esemplare. Per questa ragione è una sorgente di acqua abituale per gli abitanti della zona, oltre a fungere da cibo sia per gli uomini che per gli animali.

Non è dato sapere quando l'anguria sia stata coltivata per la prima volta ma il primo raccolto di angurie mai registrato avvenne nell'Antico Egitto quasi 5000 anni fa ed è stato documentato in alcuni geroglifici. Il frutto veniva spesso deposto nelle tombe dei faraoni, come mezzo di sostentamento per l'aldilà. 

Nel X secolo d.C. l'anguria era coltivata in Cina, attuale primo produttore mondiale. Nel XIII secolo il frutto venne introdotto in Europa dall'invasione dei Mori.

In Italia l'anguria si mangia in genere tagliata a fette, singola, non unita ad altra frutta. Nei paesi tropicali si mangia spesso tagliata a dadini servita su un vassoio assieme ad altri tipi di frutta, come ananas, mango o papaia.


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