venerdì 29 febbraio 2008

Se sto male mi curo dipingendo......

Dopo aver scelto in nostro colore preferito, vedasi il post " Di che colore sei ", adesso ci curiamo con i colori. La cromoterapia è una medicina integrativa (si integra facilmente ad altre terapie o trattamenti per potenziarne il risultato) che usa i colori per aiutare il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. I colori possono essere assorbiti dal nostro organismo in diversi modi: - attraverso le irradiazioni luminose fatte con speciali apparecchiature e filtri; - attraverso gli alimenti, ossia mangiando cibi con il loro colore naturale; - attraverso la luce solare poiché questa luce racchiude nel suo spettro tutti i colori; - attraverso l’acqua solarizzata, ossia irradiata con un’irradiazione luminosa di un preciso colore che la carica di quella energia; - attraverso gli abiti, - attraverso il bagno, quindi con acque colorate con essenze naturali o luci speciali; - attraverso la meditazione, seguendo precise tecniche; - attraverso la visualizzazione e la respirazione; - attraverso il massaggio con speciali prodotti e pigmenti colorati. Gli effetti dei 7 colori dell’iride sul corpo e sulla psiche: ROSSO Questo colore possiede un’energia “molto calda”. E’ il colore con le maggiori caratteristiche di penetrazione dello spettro visibile. Il rosso è legato al fuoco delle passioni, dell’amore ma anche della guerra. E’, inoltre, associato all’istinto, al desiderio e alla sessualità. Il rosso rappresenta una condizione fisiologica di stimolo ed eccitazione, i suoi effetti sull’organismo sono: agisce sul cuore aumentando il numero dei battiti e quindi la circolazione sanguigna, alza la pressione arteriosa, aumenta la frequenza respiratoria, stimola l’attività nervosa e ghiandolare, attiva il fegato, i nervi sensitivi e tutti i sensi. Per il suo potere decongestionante serve nelle forme dolorose croniche quindi sui muscoli per aumentare la tensione o per cicatrizzare i tessuti, sui polmoni risolvendo catarri e stati congestizi. I suoi effetti sulla psiche sono di energia fisica, evocazione del fuoco, pericolo, distruzione. ARANCIONE E’ un colore “caldo” ed è il risultato della combinazione dei raggi rossi e gialli. Trovandosi a metà strada tra questi due colori, ha un’azione riscaldante, rallegrante ed energetica, ma non eccitante come il rosso né elettrica come il giallo. Questo colore ha un’azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali e ha un grosso effetto di integrazione e di distribuzione dell’energia. Gli effetti dell’arancione sull’organismo: ha una forte azione stimolante sulla ghiandola tiroide; è antispastico (ottimo per contratture e crampi muscolari); non aumenta la pressione del sangue ma stimola il battito cardiaco e la capacità di espansione dei polmoni; ottimizza l’attività della milza. In cromoterapia l’arancione viene utilizzato spesso in sostituzione del rosso quando si vuole evitare una stimolazione troppo vigorosa. I suoi effetti sulla psiche: induce serenità, entusiasmo, allegria, vogli di vivere, aumenta l’ottimismo, la positivizzazione dei sentimenti, la sinergia fisica e mentale. E’ utile in caso di apatia, depressione, pessimismo, paura, nevrosi, psicosi. Stimola l’appetito per cui è un antianoressico. GIALLO E’ un’energia di tipo “caldo”. Il giallo è più leggero del rosso e quindi più suggestivo che stimolante per cui il suo impulso agisce a sprazzi. Dal punto di vista fisiologico: è il colore più adatto agli sportivi perché incrementa il tono neuro muscolare e dà una maggiore prontezza di riflessi. Aiuta la digestione perché stimola la produzione di succhi gastrici e purifica l’intestino, riducendo il gonfiore addominale. E’ un ottimo depurativo del sangue. Gli effetti sulla psiche: costituente del sistema nervoso è un forte stimolatore di allegria, senso di benessere, estroversione e lucidità cosciente. VERDE Energia di tipo “neutro”. Nello spettro luminoso il verde si colloca al centro tra i colori freddi e quelli caldi: ne rappresenta la sintesi e svolge quindi una funzione di equilibrio. Il verde è il colore della natura, è simbolo di rinnovamento, di equilibrio, di speranza, di sviluppo e di fertilità. E’ il colore terapeutico per antonomasia. Né caldo né freddo ha potenti proprietà riequilibranti. Dal punto di vista fisiologico promuove il benessere generale dell’organismo, ne aumenta la vitalità e ripristina l’equilibrio delle sue funzioni. Viene usato per la cura dello stress, dell’ansia, dell’iperattività, della cefalea e di alcune forme di insonnia. E’ efficace, anche, nelle bulimie e in tutte le forme psicosomatiche che influenzano l’apparato gastroenterico (ulcera gastroduodenale). E’ inoltre un potente germicida e antibatterico. Effetti sulla psiche: genera calma e rinfresca la mente. Esprime volontà di operare, la perseveranza e la tenacia. E’ un sedativo del sistema nervoso aiuta a combattere irritabilità, insonnia ed esaurimento. BLU E’ un’energia di tipo “fredda”. E’ il colore della calma, dell’infinito, della pace, della serenità emotiva e dell’armonia. Al contrario del colore rosso ha spiccate proprietà calmanti. Dal punto di vista fisiologico stimola il sistema parasimpatico, diminuisce la pressione arteriosa, il ritmo respiratorio e i battiti del cuore, è quindi indicato per chi soffre di pressione alta, tachicardia e palpitazioni. Ha inoltre effetti antispatici, rinfrescanti, analgesici, rilassanti. E’ utile in tutti i casi in cui ci sia in atto un processo infiammatorio: mal di gola, raucedine, mal di denti, stomatiti ma anche arrossamenti e bruciature cutanee, punture di insetto e prurito cutaneo. Ottimo per sedare i dolori acuti, in particolare quelli articolari, e per ridurre gli stati febbrili. I suoi effetti sulla psiche: combatte l’agitazione sia fisica che mentale ed è quindi usato in psicoterapia per favorire rilassamento e distensione. INDACO Energia di tipo “freddo”. Colore “cosmico” dell’energia, rappresenta l’intuizione che sostiene l’attività mediativa. Per la sua alta vibrazione, ha la capacità di allargare la nostra comprensione e di curare i disturbi che colpiscono gli organi sensoriali come occhi, naso, orecchi. Dal punto di vista fisiologico stimola le ghiandole paratiroidee inibendo l’attività della tiroide ed ha un effetto anestetico ed emostatico. E’ inoltre rinfrescante, astringente, depuratore del sangue, tonico muscolare. Effetti sulla psiche: favorisce l’intuito. VIOLETTO Energia di tipo “freddo”. E’ il raggio con le maggiori proprietà energetiche dello spettro visibile. I suoi effetti sull’organismo: stimola la produzione di globuli bianchi, la milza, lo sviluppo osteo-scheletrico. Ottimizza anche il rapporto sodio-potassio e combatte i disturbi della vescica e dei reni. E’ utile contro sciatalgie e nevralgie, è attivo contro eczemi, psoriasi, acne. Depurativo del sangue, rallenta l’attività cardiaca e favorisce la microcircolazione cerebrale, per questo motivo viene utilizzato per contrastare la calvizia. Ottimo cicatrizzante. Gli effetti sulla psiche: spiritualità, ispirazione e fantasia. Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento può collegarsi ad un sito dedicato all'argomento da cui ho copiato le informazioni sulla cromoterapia.
Cromoterapia.com

martedì 12 febbraio 2008

I Figli di Kahlil Gibran

E una donna che reggeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli. E lui disse: I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, E benché vivano con voi non vi appartengono. Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri: Essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi: La vita procede e non s'attarda sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti. L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere; Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.

E poi dicono che i single si divertono......

Nel 1971 i single in Italia erano circa 2 milioni. L'italia è sempre stata considerata la patria della famiglia tradizionale. E non mancano ministri che, forse per fare notizia ed apparire nei giornali, chiamano i giovani "bamboccioni". Ma non hanno letto le cifre. Oggi in Italia i single hanno superato i 5 milioni, rappresentando circa l'11 % della popolazione. Ed a queste cifre vanno aggiunti circa due milioni tra separati, divorziati e vedovi. Ed io ci aggiungerei anche extracomunitari clandestini che, per ovvi motivi, sono qui da soli e senza famiglia. Non sono civilmente dei single ma vivono da single. Forse una volta essere single era una scelta. Adesso diventa una necessità. Troppe difficoltà economiche hanno portato progressivamente a questa condizione. Il consumismo bussa al single come ad una persona più propensa a spendere. Ma le indagini statistiche riportano un altra realtà di fatti. Precariato dilagante, disoccupazione, futuro incerto, crisi economica ed aumento della povertà colpiscono in maniera costante aumentando i single piuttosto che le famiglie. Una minoranza continua a fare dei single una nicchia. Ed è per questo che nascono nuove iniziative. L'Anis, Associazione nazionale italiana single, ha proclamato il 15 Febbario, "San Faustino", la Giornata nazionale dei single. Non ha caso il giorno dopo il San Valentino, giornata degli innamorati. E' una festa simbolica e al tempo stesso una occasione per rivendicare la parificazione giuridica-sociale nei confronti delle istituzioni. Non so se il ministro Padoa-Schioppa conosce questa festa. Probalbilmente ne farà una nuova "Il Bamboccio Day". Forse per il 16 Febbraio? Festa di San Faustino la giornata dei single

domenica 10 febbraio 2008

Manca sempre una meta.....

Seconda giornata del Torneo Sei Nazioni di Rugby
L’Inghilterra supera l’Italia al ‘Flaminio’ per 23-19 nella seconda giornata del Sei Nazioni. L’Italia comincia male e l’Inghilterra passa subito, perche` Paul Sackey al 4’ sfrutta una indecisione della difesa azzurra dopo una rimessa laterale persa e va a schiacciare in meta dopo una lunga fuga, con Jonny Wilkinson che piazza la trasformazione fra i pali. Al 6’ David Bortolussi accorcia su una punizione piuttosto centrale. L’Italia si avvicina ancora con un altro calcio di Bortolussi al 13’ (6-7) ma, forse nel suo miglior momento, proprio con Bortolussi al 16’ commette una grossa ingenuita`: l’azzurro tenta un calcio difensivo ribattuto dall’attacco ospite, e l’ovale arriva a Toby Flood, che schiaccia in meta con un plastico volo a una mano. Wilkinson trasforma e porta a 1000 il numero dei punti realizzati nei Test Match con la maglia dell’Inghilterra: il parziale e` di 14-6. Al 30’ l’Italia usufruisce di una punizione ma sceglie la touche piuttosto che i pali e il pubblico del ‘Flaminio’ apprezza. Ma l’Inghilterra non cede e al 32’ usufruisce di un’altra punizione, che Wilkinson stavolta piazza per il 17-6. Al 38’ ancora l’implacabile Wilkinson porta l’Inghilterra a quota 20 su punizione. La ripresa e` tutta di marca italiana. Al 44’ Bortolussi infila il suo terzo calcio (9-20), e al 55’ calcia ancora tra i pali un piazzato (12-20). La risposta inglese e` nei piedi di Wilkinson, che segna una punizione al 60’. Al 77’ arriva anche la prima meta azzurra, con Simon Picone che recupera un pallone vagante nella difesa inglese, controlla la situazione e vola solo a schiacciare in mezzo ai pali, con Bortolussi che non puo` sbagliare la trasformazione: 19-23 il risultato, l’Inghilterra e` in vista, il ‘Flaminio’ esplode. L’ultimo assalto degli italiani, quello della disperazione, e` pero` ben contenuto dagli inglesi, che riescono a ribaltare il campo trovando una touche in attacco. E’ l’azione che chiude la partita, una seconda sconfitta che premia una squadra azzurra che paga ancora una volta un inizio da dimenticare, mentre l’Inghilterra, che qualcuno vorrebbe vincitrice finale del Sei Nazioni, e` attesa da una nuova verifica per capire la reale portata delle proprie ambizioni.
Risultati aggiornati al 10.2.2008 2 Feb Irlanda - Italia 16-11 2 Feb Inghilterra - Galles 19-26 3 Feb Scozia - Francia 6 - 27 9 Feb Galles - Scozia 30-15 9 Feb Francia - Irlanda 26-21 10 Feb Italia - Inghilterra 19 - 23 Classifica Francia 4 punti Galles 4 punti Irlanda 2 punti Inghilterra 2 punti Italia 0 punti Scozia 0 punti Prossimi incontri : Terza Giornata Sabato 23 Febbraio 2008 Galles - Italia Irlanda - Scozia Francia - Inghilterra

sabato 9 febbraio 2008

Le foto che restano nel tempo

Si è concluso ad Amsterdam il World Press Photo 2007, uno dei più importanti riconoscimenti del fotogiornalismo.
Il vincitore è stato il britannico Tim Hetherington con uno scatto che ritrae un militare americano stremato dalla fatica mentre si trova in un bunker in Afghanistan. Foto fatta il 16 settembre del 2007. La foto è stata pubblicata sulla rivista Vanity Fair.
Altre foto vincitrici in varie categorie del World Press Foto 2007 Un gorilla morto trasportato a spalla, su una barella di legno, fuori dal Parko Nazionale del Virunga, nell'est del Congo. Foto del sudafricano Brent Stirton. Erik Refner, Danimarca: la maratona di Copenaghen (Erik Refner, Denmark, Berlingske Tidende)
Foto del bulgaro Ivaylo Velev con un’immagine che ritrae Philippe Meier inseguito da una valanga nel Flaine, in Francia (Ivaylo Velev, Bulgaria, Bul X Vision Photography Agency)
Chris Detrick, USA, The Salt Lake Tribune: Sports portfolio
Foto vincitrici in varie categorie del World Press Foto 2006
World Press Photo of the Year 2006: la foto dell'anno, vincitrice del prestigioso premio, mostra giovani libanesi in auto in un quartiere di Beirut devastato dopo i bombardamenti israeliani. L'autore è il fotografo Spencer Platt (Spencer Platt/Getty Images)
Un uomo dopo un esplosione a un oleodoto in Nigeria (Akintunde Akinleye/Ap photo/Reuters)
Coloni contro le forze di sicurezza, Israele (Oded Balilty/Ap)
Turisti a Tenerife aiutano alcuni migranti appena sbarcati (Arturo Rodriguez/The Associated Press) I mondiali di ginnastica in Danimarca (Max Rossi / Reuters) La celebre testata di Zidane a Materazzi (Peter Schols/Dagblad De Limburger/GPD/Reuters) Ospedale psichiatrico a Burundi (José Cendon/Afp)
Terzo premio Portraits Singles: Clint Eastwood (Damon Winter/Los Angeles Times)
Un artista di strada a Parigi (Denis Darzacq/Agence Vu)

Ritornar bambini di Kahlil Gibran

RITORNAR BAMBINI

Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia. La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo.

domenica 3 febbraio 2008

A Carnevale ogni scherzo vale

Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana nel periodo di tempo immediatamente precedente alla Quaresima; i principali eventi si concentrano comunque tra febbraio e marzo. Benchè facente parte della tradizione cristiana, i caratteri della celebrazione carnevalesca hanno origini in festività ben più antiche che, ad esempio nelle dionisiache greche e nei saturnali romani, erano espressione del bisogno di un temporaneo scioglimento degli obblighi sociali e delle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza. Etimologicamente la parola carnevale deriva dal latino "carnem levare", popolarmente tradotto "carne-vale" o "carnasciale", perché anticamente indicava il banchetto di abolizione della carne che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. I più famosi Carnevali sono quello di Rio e quello di Venezia IL CARNEVALE DI VENEZIA Il Carnevale di Venezia, se non il più grandioso, è sicuramente il più conosciuto per il fascino che esercita e il mistero che continua a possedere anche adesso che sono trascorsi 900 anni dal primo documento che fa riferimento a questa famosissima festa. Si hanno ricordi delle festività del Carnevale fin dal 1094, sotto il dogato di Vitale Falier, in un documento che parla dei divertimenti pubblici nei giorni che precedevano la Quaresima. Il documento ufficiale che dichiara il Carnevale una festa pubblica è del 1296 quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo l’ultimo giorno della Quaresima. Se un tempo il Carnevale era molto più lungo e cominciava addirittura la prima domenica di ottobre per intensificarsi il giorno dopo l’Epifania e culminare nei giorni che precedevano la Quaresima, oggi il Carnevale ha la durata di circa dieci giorni in coincidenza del periodo pre-pasquale ma la febbre del Carnevale comincia molto tempo prima anzi, forse non è scorretto dire che, a Venezia, la febbre del Carneval e non cessa mai durante l’anno. Una sottile euforia si insinua tra le calli della città più bella del mondo e cresce impercettibilmente, sale con la stessa naturalezza dell’acqua, sfuma i contorni della cose, suggerisce misteri e atmosfere di tempi andati. Un tempo il Carnevale consentiva ai Veneziani di lasciar da parte le occupazioni per dedicarsi totalmente ai divertimenti, si costruivano palchi nei campi principali, lungo la Riva degli Schiavoni, in Piazzetta e in Piazza San Marco. La gente accorreva per ammirare le attrazioni, le più varie: i giocolieri, i saltimbanchi, gli animali danzanti, gli acrobati; trombe, pifferi e tamburi venivano quasi consumati dall’uso, i venditori ambulanti vendevano frutta secca, castagne e fritòle (le frittelle) e dolci di ogni tipo, ben attenti a far notare la provenienza da Paesi lontani delle loro mercanzie. La città di Venezia, grande città commerciale, ha sempre avuto un legame privilegiato con i Paesi lontani. Alcuni Carnevali sono passati alla storia: quello del 1571, in occasione della grande battaglia delle forze cristiane a Lepanto quando, la domenica di Carnevale venne allestita una sfilata di carri allegorici: la Fede troneggiava col piede sopra un drago incatenato ed era seguita dalle Virtù teologali, la Vittoria sovrastava i vinti ed infine la Morte con la falce in mano per significare che in quella vittoria anche lei aveva trionfato.
Per molti giorni all’anno, il mondo sembrava non opporre più resistenza i desideri diventavano realizzabili e non c’era pensiero o atto che non fosse possibile. Questa era Venezia nel Settecento, il secolo che, più di ogni altro, la rese luogo dalle infinite suggestioni e patrimonio della fantasia del mondo.
Venezia era allora il mondo di Giacomo Casanova, un mondo superficiale, festante, decorativo e galante, il mondo di pittori come Boucher e Fragonard, Longhi, Rosalba Carriera e Giambattista Tiepolo, la patria del padre della Commedia dei Caratteri, uno dei più grandi autori del teatro europeo e uno degli scrittori italiani più conosciuti all’estero: Carlo Goldoni che, in una poesia dedicata al Carnevale, così rappresenta lo spirito della festa: “Qui la moglie e là il marito Ognuno va dove gli par Ognun corre a qualche invito, chi a giocar chi a ballar”. Nel XIX secolo, invece, Venezia e il suo Carnevale incarnano il mito romantico internazionale e la città della Laguna, con le sue brume e l’aspetto paludoso, diventa meta di artisti, scrittori, musicisti, avventurieri e bellissime dame di tutto il mondo: Sissi d’Austria, Wagner, Byron, George Sand, Ugo Foscolo. Il Carnevale ebbe un momento di stasi dopo la caduta della Repubblica di Venezia perché malvisto dalla temporanea occupazione di austriaci e francesi. La tradizione si conservò nelle isole, Burano, Murano, dove si continuò a festeggiare. Solo alla fine degli anni Settanta del XX secolo alcuni cittadini e associazioni civiche si impegnarono per far risorgere il Carnevale che venne inaugurato nel 1979. Il Comune di Venezia, il Teatro La Fenice, l’azienda provinciale di soggiorno e la Biennale prepararono un programma di 11 giorni lasciando anche molto spazio all’improvvisazione e alla spontaneità senza dimenticare un supporto logistico con mense e alloggi a prezzi accessibili. Il Carnevale dei nostri giorni è un magnifico happening che coinvolge grossi sponsor, le reti televisive, le Fondazioni culturali e che richiama folle di curiosi da tutto il mondo con migliaia di maschere in festa e con una pacifica e sgargiante occupazione della Laguna. Tra le calli della meravigliosa città, per una decina di giorni, si svolge una continua rappresentazione di teatrale allegria e giocosità, tutti in maschera a celebrare il fascino di un mondo fatto di balli, scherzi, galà esclusivi e romantici incontri. IL CARNEVALE DI RIO Rio de Janeiro, che in lingua portoghese significa 'Fiume di Gennaio', è una città famosa per le sue spiagge di Copacabana ed Ipanema, per la mastodontica statua di Gesù del monte Corcovado (chiamata il 'Cristo Redentore'), ma ancor più per i festeggiamenti del Carnevale. Numerosi eventi attendono i visitatori: le parate delle 'Escolas de Samba' nel Sambodromo; i popolari 'blocos de carnaval', come il 'Cordão do bola preta' , che sfila nel centro della città; l''Ipanema's Gand', la sfilata gay sulla spiaggia di Ipanema; la banda 'Suvaco do Cristo', che saluta la statua del Redentore, attraversando il giardino botanico; la banda 'Carmelitas', così chiamata perché si narra che sia stata inventata dalle omonime suore; e tante altre trasgressive esibizioni.
Le origini del Carnevale brasiliano risalgono ai tempi della colonizzazione portoghese: dalle feste di strada, alquanto incivili (lanci d'acqua, uova, farina, calce, arance fradice e avanzi di cibo), si manifestò l'interesse per le maschere e per i costumi (detti 'fantasias'). Il primo ballo in maschera fu organizzato, nel 1830, da un italiano, presso l'Hotel Italia di Rio de Janeiro. Fu l'inizio di una vera e propria stratificazione sociale: da un lato il carnevale popolare, dall'altro il carnevale elegante della classe media. Sino a giungere ai 'matiné' (balli all'aria aperta) ed ai concorsi femminili per l'elezione della donna più bella, dello scorso secolo, periodo in cui le Associazioni carnevalesche promossero le prime sfilate di carri allegorici, donando all a festa quel tocco musicale tipicamente brasiliano che è sopravvissuto fino ai nostri giorni, originando la nota samba. Oggi, il Carnevale rappresenta, per i brasiliani, l'evento culturale più importante della loro vita, anche se i giorni di festa sono soltanto quattro, la fase preparatoria dura tutto l'anno: 365 giorni di stenti e risparmi per poter esibire il costume più spettacolare della sfilata, decorato con una miriade di piume colorate e paillettes.
A parte le ragazze seminude che sfilano in perizoma, coperte solo da stravaganti tecniche di body-painting e brillantini, la vera attrazione sono le Scuole di Samba, associazioni rionali che sfilano nel Sambodromo per vincere il prestigioso Stendardo d'oro. Tra le bande desta stupore l'energia con cui la nota banda di Ipanema suona per tutta la notte, per concludere lo spettacolo alle prime luci dell'alba, con un buon piatto di 'feijoada', un'occasione per assaporare una pietanza i cui ingredienti, lingua affumicata e carne secca di maiale, non possono essere importati in Italia. Una preziosa testimonianza della tradizione carnevalesca brasiliana sono anche i 'Trios elétricos': grandi carri a motore, colorati ed illuminati, che girano per le strade con potentissimi altoparlanti, trasmettendo i brani dei musicisti e cantanti posizionati sui loro tetti. Samba, alcol e sesso a volontà…

sabato 2 febbraio 2008

Per una meta in più

Foto : Ansa
L'Italia perde 16-11 a Dublino e comincia con un passo falso l'avventura nel Sei Nazioni 2008. Ma gli azzurri escono da Croke Park tra gli applausi dopo aver onorato in pieno il debutto ufficiale del ct Nick Mallett. L'Italia sembra reggere in avvio. La partita si accende quando i padroni di casa riescono a trovare spazi per scatenare il talento di Brian ÒDriscoll. Gli azzurri tamponano fino al 12' quando Ronan O'Gara centra i pali con il primo piazzato del torneo e sblocca il risultato: 3-0. Il piede di O'Gara al 17' punisce un errore di piazzamento della difesa azzurra e un capolavoro di Andrew Trimble lancia Guirvan Dempsey in meta. Il 10-0 mette le ali ai piedi dei padroni di casa, che non soffre granché nemmeno in mischia. Bisogna aspettare il 25' per vedere gli azzurri macinare gioco fino ai 22 metri irlandesi. Il forcing italiano si ferma a 5 metri dalla meta per un fallo commesso da Santiago Dellapè che rimedia anche il cartellino giallo. Sfuma l'azione offensiva e l'Irlanda può giocare con un uomo in più fino al riposo. A complicare ulteriormente la situazione contribuisce anche un distratto giudice di linea: una touche azzurra, a pochi metri dalla meta, viene assegnata ai padroni di casa. L'Italia meriterebbe di cancellare lo zero dal tabellone: gli sforzi vengono premiati al 38', quando David Bortolussi trasforma la punizione che manda le squadre al riposo sul 10-3. Ancora O'Gara al 57' riporta l'Irlanda a +10 (13-3). Il match è vivo, perché l'Italia è solida e aggressiva. I frutti vengono raccolti al 60', quando Sergio Parisse capitalizza il lavoro di tutta la squadra. Il verdetto del television match officer è determinante per assegnare la meta del 13-8: giochi riaperti, nonostante la trasformazione fallita da Bortolussi. L'Irlanda fatica, non riesce a sviluppare il gioco e a replicare il copione della prima frazione. Con un cecchino come O'Gara, però, è sufficiente conquistare una punizione al 67'per aumentare il bottino. Sotto 16-8, l'Italia ha bisogno di due segnature per realizzare una rimonta impossibile. Ne arriva una sola, al 69', quando Bortolussi ritrova il feeling con il pallone: punizione precisa, 16-11. Al 75' O'Gara sbaglia la punizione che potrebbe chiudere il match, ma all'Italia mancano fiato e lucidità per completare la missione impossibile. Questo il tabellino: Dublino-Croke Park, 2 febbraio 2008 RBS 6 Nazioni 2008, I giornata IRLANDA – ITALIA 16-11 (10-3) Irlanda: Dempsey; Trimble, O'Driscoll B. (cap), D'Arcy (26' pt. Kearney), Murphy; O'Gara, Reddan (34' st. Stringer); Leamy, Wallace D., Easterby; O'Kelly (26' st. O'Driscoll M.), O'Callaghan; Hayes (33' st. Buckley), Best R. (20' st. Jackman), Horan allenatore: O'Sullivan Italia: Bortolussi (31' st. Marcato); Robertson, Canale G, Bergamasco Mi., Canavosio (24' p.t. Galon); Masi, Travagli; Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Sole; Del Fava (33' st. Reato), Dellapè; Castrogiovanni Mar (39' st. Cittadini), Ghiraldini L. (15' st. Festuccia), Lo Cicero (15' st. Perugini) allenatore: Mallett Arbitro: Kaplan (Sudafrica) Marcatori: p.t. 11' cp. O'Gara (3-0); 17' m. Dempsey tr. O'Gara (10-0); 37' cp. Bortolussi (10-3); s.t. 16' cp. O'Gara (13-3); 20' m. Castrogiovanni (13-8); 24' cp. O'Gara (16-8); 29' cp. Bortolussi (16-11) Note: 75.347 spettatori, stadio esaurito. Cartellino giallo al 30' p.t. per Dellapè (It) e all'8' st. per Easterby (Ir). Esordio in Nazionale per Reato e Cittadini. Esordio nel 6 Nazioni per Marcato. Altri Risultati della I Giornata: Inghilterra-Galles 19-26 Prossimi incontri della I Giornata 3 febbraio 2008 ore 16 Scozia-Francia Calendario completo incontri 6 Nazioni

venerdì 1 febbraio 2008

Sei Nazioni per un pallone

Comincia domani il RBS 6 Nazioni di Rugby. La prima partita sarà Irlanda-Italia alle ore 14 da Dublino. Sarà trasmessa da La7 alle ore 15 italiane. Il torneo Sei Nazioni è il più importante torneo internazionale di rugby a 15 dell'emisfero settentrionale. Nato come Home Championship nel 1883 e disputato tra le quattro Nazionali delle Isole britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia), divenne Cinque Nazioni nel 1910 con l'ingresso della Francia, per poi diventare l’attuale torneo con l’ammissione dell'Italia nel 2000. Per esigenze di sponsorizzazione (la Royal Bank of Scotland ha apposto il suo marchio sulla competizione) il torneo si chiama ufficialmente RBS Six Nations o, in forma più abbreviata, RBS 6 Nations. Il Sei Nazioni non ha l'importanza della Coppa del Mondo, ma quanto a fascino rimane insuperato. L'Italia, messa di fronte alla necessità di cambiare dopo la rinuncia di Berbizier, nominando Nick Mallet, è una delle tre squadre che hanno mutato guida tecnica. Le altre sono la Francia (con Marc Lievremont al posto di Bernard Laporte, ora viceministro), e il Galles (con Warren Gatland al posto di Gareth Jenkins, che lascia dopo una serie di fallimenti). E per questo il Sei Nazioni si presenta al via con valori più incerti, con un pronostico meno facile da formulare. Certo l'Inghilterra, la squadra europea uscita meglio dai Mondiali, è tra le favorite per una vittoria finale che le manca ormai dal 2003. La Francia punta al terzo titolo consecutivo. L'anno scorso si era affermata grazie a una meta in extremis contro la Scozia, che le aveva consentito di portarsi in vantaggio sull'Irlanda nella differenza punti. Entrambe le squadre avevano concluso la competizione con quattro vittorie e una sconfitta. Per l'Irlanda una delusione forte: molti la davano favorita e invece è ancora a inseguire un trofeo che non vince dal 1985.
IL CALENDARIO Prima giornata Sabato 2 febbraio: Irlanda-Italia (ore 15), Inghilterra-Galles (17,30). Domenica 3: Scozia-Francia (16) Seconda giornata Sabato 9 febbraio: Galles-Scozia (ore 15), Francia-Irlanda (17). Domenica 10: Italia-Inghilterra (15,30) Terza giornata Sabato 23 febbraio: Galles-Italia (ore 16), Irlanda-Scozia (18), Francia-Inghilterra (21) Quarta giornata Sabato 8 marzo: Irlanda-Galles (ore 14,15), Scozia-Inghilterra (16,15). Domenica 9: Francia-Italia (16) Quinta giornata Sabato 15 marzo: Italia-Scozia (ore 14), Inghilterra-Irlanda (16), Galles-Francia (18) IRLANDA-ITALIA Queste le formazioni domani in campo: Dublino-Croke Park, 2 febbraio 2008 – ore 14.00 (15.00 in Italia) RBS 6 Nazioni 2008, I giornata – diretta La7 IRLANDA – ITALIA Irlanda: Dempsey; Trimble, O’Driscoll B. (cap), D’Arcy, Murphy; O’Gara, Reddan; Leamy, Wallace D., Easterby; O’Kelly, O’Callaghan; Hayes, Best R., Horan a disposizione: Jackman, Buckley, O’Driscoll M., Heaslip, Stringer, Wallace P., Kearney allenatore: O’Sullivan Italia: Bortolussi; Robertson, Canale G., Bergamasco Mi., Canavosio; Masi, Travagli; Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Sole; Del Fava, Dellapè; Castrogiovanni Mar., Ghiraldini L., Lo Cicero a disposizione: Festuccia, Perugini, Cittadini, Reato, Zanni, Marcato, Galon allenatore: Mallett Arbitro: Kaplan (Sudafrica) F.I.R. Federazione Italiana Rugby
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