lunedì 6 settembre 2010

Commercio e Burocrazia

Sembra che il Presidente della Regione Siciliana, Lombardo, voglia bloccare la nascita di altri centri commerciali in Sicilia, per evitare ulteriori danni ai piccoli commercianti. Per coincidenza, da quando si parla di crisi economica, a Palermo sono nati, a cadenza quasi mensile, parecchi centri commerciali. E la maggior parte delle persone rimane stupita come mai, mancano i soldi e nascono opere faraoniche. In realtà, le autorizzazioni dei Centri Commerciali erano bloccate da anni. E quando è stato dato il via libera lo si è fatto per tutte le richieste. In una grande città come Palermo, la mancanza di Centri Commerciali, esistenti da molti anni in altre città italiane, anche più piccole, ha fatto gola a tutti quegli imprenditori, sopratutto del nord, che hanno voluto investire denaro in una zona "vergine". Forse adesso i centri Commerciali a Palermo sono abbastanza anche se ne ne sono previsti altri per i prossimi mesi ed anni. E c'è chi sospetta il pericolo di riciclaggio "sporco". Anche se, la cronaca lo insegna, il riciclaggio lo si fa in mille modi. Non certo la criminalità ha aspettato il Centro Commerciale per riciclare il suo sporco denaro. 
C'è da dire che considerare pochi o troppi i Centri Commerciali non spetta certamente alla politica. E' lo stesso Mercato, formato dai consumatori, a dare risposte in proposito. Quando i guadagni scenderanno significa che la zona è abbastanza satura e non conviene più investire creandone di nuovi. Per quanto riguarda il loro impatto sui piccoli negozi, la politica avrebbe potuto fare molto. Non certo non dando autorizzazioni ma semmai creando una migliore viabilità, con strade e mezzi pubblici, che avrebbe favorito gli spostamenti dei consumatori in tutte le varie zone cittadine. Sono ormai tanti anni che alcune strade "commerciali e storiche", vedasi la via Maqueda, sono state abbandonate. Sono stati chiusi negozi "storici" e quelli che sono rimasti sono in fase agonizzante. E tutta la zona si è svuotata lasciandola in mano ad extracomunitari. Scarsi mezzi pubblici, pieni di persone e sempre in ritardo, mancanza di isole pedonali hanno favorito la difficoltà a recarsi in queste strade per fare acquisti. Ma la politica spesso, se non sempre, è ottusa. E trova problemi e relative soluzioni seguendo i propri interessi del momento, piuttosto che far nascere strutture per creare "una città vivibile". In una grande città c'è spazio per tutti. Piccoli e grandi. Adesso i politici diventano difensori dei piccoli commercianti? E dove erano quando i piccoli commercianti venivano ridotti alla disperazione dal cosiddetto "Pizzo"? 
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