martedì 6 gennaio 2009

Auguri Adriano!

via Gluck a Milano
Adriano Celentano nato a Milano il 6 Gennaio 1938
Il ragazzo della via Gluck (1966) Questa è la storia di uno di noi, anche lui nato per caso in via Gluck, in una casa, fuori città, gente tranquilla, che lavorava. Là dove c'era l'erba ora c'è una città, e quella casa in mezzo al verde ormai, dove sarà? Questo ragazzo della via Gluck, si divertiva a giocare con me, ma un giorno disse, vado in città, e lo diceva mentre piangeva, io gli domando amico, non sei contento? Vai finalmente a stare in città. Là troverai le cose che non hai avuto qui, potrai lavarti in casa senza andar giù nel cortile! Mio caro amico, disse, qui sono nato, in questa strada ora lascio il mio cuore. Ma come fai a non capire, è una fortuna, per voi che restate a piedi nudi a giocare nei prati, mentre là in centro respiro il cemento. Ma verrà un giorno che ritornerò ancora qui e sentirò l'amico treno che fischia così, "wa wa"! Passano gli anni, ma otto son lunghi, però quel ragazzo ne ha fatta di strada, ma non si scorda la sua prima casa, ora coi soldi lui può comperarla torna e non trova gli amici che aveva, solo case su case, catrame e cemento. Là dove c'era l'erba ora c'è una città, e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà. Ehi, Ehi, La la la... la la la la la... Eh no, non so, non so perché, perché continuano a costruire, le case e non lasciano l'erba non lasciano l'erba non lasciano l'erba non lasciano l'erba Eh no, se andiamo avanti così, chissà come si farà, chissà... Dal concerto Live a Berlino del 1994



  E se siete arrivati fin qui a leggere ed ascoltare allora meritate un bonus come nei videogiochi. Godetevi questo clip animato di Mina ed Adriano Celentano in "Che t'aggia dì"


La vecchietta che sorride

6 Gennaio giorno della Befana. Ma chi è la Befana?  Secondo il racconto popolare, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare. Esiste anche un altra versione. La festa della Befana deriverebbe da antichi elementi folclorici pre-cristiani, recepiti ed adattati dalla tradizione cristiana. L'origine di questa figura è probabilmente da connettere a tradizioni agrarie pagane relative all'inizio dell'anno.  In tal senso l'aspetto da vecchia sarebbe da mettere in relazione con l'anno trascorso, ormai pronto per essere bruciato per "rinascere" come anno nuovo. In molti paesi europei infatti esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all'inizio dell'anno. In quest'ottica l'uso dei doni assumerebbe un valore propiziatorio per l'anno nuovo. E sulla Befana c'è una vecchia filastrocca. Ma siccome ci piacciono le cose difficili ecco le 22 versioni di questa filastrocca che sono pubblicate su Wikipedia. Prima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con le toppe alla sottana: Viva, viva la Befana! Seconda versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col vestito alla romana: Viva viva la Befana! Terza versione La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana: Viva viva la Befana! Quarta versione La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte porta un sacco pien di doni che regala ai bimbi buoni Quinta versione La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, con la scopa di saggina: viva viva la nonnina! Sesta versione La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, se ne compra un altro paio con la penna e il calamaio. Settima versione La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte viene e bussa alla tua porta sai tu dirmi che ti porta? Ottava versione La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte; viene, bussa e scappa via, la befana è mamma mia. Nona versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte il suo sacco è pien di toppe e le ossa ha tutte rotte. Decima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il vestito trulla là, la Befana: "Eccomi qua!!!" Undicesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, con la gerla sulle spalle e le calze rosse e gialle. Dodicesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, s'è scucita la sottana: viva, viva la Befana! Tredicesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il cappello alla tramontana, viva, viva la Befana! Quattordicesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello e la sottana Viva viva la Befana! Quindicesima versione Befana Befana che stai nella tana vestita di rosa portaci qualche cosa! Sedicesima versione Befana Befana con le scarpe tutte rotte, col vestito da Furlana viva, viva la Befana! Diciassettesima versione  La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, se la rotte se l'assetti la Befana porta 'confetti! Diciottesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col vestito da ciociara: Viva viva la Befana! Diciannovesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte il vestito alla romana la befana l'è me mama Ventesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col vestito di velluto cara bimba ti saluto Ventunesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte è vestita alla romana Yeah, Yeah, La Befana! Ventiduesima versione La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte il vestito Dolce & Gabbana Viva viva la befana! Comunque, per quanto è utile adesso il carbone, la Befana alla fine porta sempre cose buone. Auguri.
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