martedì 9 dicembre 2008

Imagine di John Lennon

« La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato in altri progetti »
 John Lennon (Liverpool, 9.10.1940 – New York, 8.12.1980)

Tu quante volte ti sei perso?

Si fanno tanti indagini di mercato ed alcune possono produrre risultati interessanti ed anche divertenti. E' il caso della Nokia che ha condotto un sondaggio, tramite la società ICM, in 13 nazioni diverse, tra cui l’Italia, sulle modalità di orientamento delle persone. Sono stati intervistati oltre 13.500 utenti, di cui oltre 1.000 in Italia I risultati, per quanto riguarda l'Italia sono stati: Il 28% sostiene di avere un buon senso dell’orientamento, più di qualsiasi altro popolo; IL 33% dichiara di smarrirsi raramente, secondi solo ai tedeschi (34%); L'11 % (un italiano su dieci) dichiara di non essersi mai perso; Il 22% si affida a dispositivi di navigazione mobile per orientarsi, percentuale superiore a qualsiasi altro paese; Il 33% (un terzo) ritiene che il senso dell’orientamento sia innato e sia un dono di Dio; L'11% (un italiano su dieci) si diverte a dare indicazioni sbagliate a persone che si sono smarrite. Ma ancora più interessanti sono le differenze regionali: I romani sono gli italiani più sbadati quando si tratta di programmare un viaggio, quasi uno su cinque (16%) che dimentica di stampare le indicazioni stradali necessarie.

Uno su dieci (13%) degli abitanti delle affollate città di Roma e Torino ammette di aver dato, a causa della fretta, indicazioni sbagliate a uno straniero che si era smarrito Un abitante su cinque (19%) di Torino ha trovato divertente dare indicazioni sbagliate a persone smarrite. Quasi la metà (45%) degli abitanti di Torino ha ammesso di aver indirizzato nella direzione sbagliata uno straniero che si era smarrito.  Non è un caso, quindi che oltre un quarto (27%) degli abitanti di Torino si affidi a un dispositivo di navigazione satellitare per orientarsi. A causa di un cattivo senso dell’orientamento, a un abitante di Genova su dieci (9%) è capitato di aver perso un impegno di lavoro.

Un abitante di Genova su quattro (25%) ha attribuito la responsabilità di essersi smarrito alla mancanza di senso dell’orientamento del proprio compagno.

Dimostrando di essere i veri burloni del paese, un terzo (30%) degli abitanti di Genova ha trovato divertente dare le informazioni sbagliate a chi si era smarrito. Vista la passione per la buona cucina, è sorprendente come quasi un milanese su cinque (15%) abbia perso un appuntamento a cena per essersi smarrito.

Gli appassionati di tecnologia di Milano e Bologna si affidano al GPS per arrivare alla propria destinazione e uno su tre (35%) utilizza come guida un dispositivo di navigazione satellitare Un quarto (24%) degli abitanti di Bologna è più soggetto a smarrirsi rispetto al resto della popolazione italiana.

Gli ansiosi abitanti di Bologna e Firenze sono tra quelli in Italia che con più probabilità si fanno prendere dal panico e danno a uno straniero che si è smarrito indicazioni sbagliate (26%). I fiorentini, appassionati di tecnologia, non possono fare a meno del proprio dispositivo di navigazione satellitare per giungere a destinazione: quasi la metà (42%) ammette che senza dispositivo avrebbe bisogno di chiedere indicazioni. Sono gli abitanti di Bari quelli che sembrano avere un secondo fine nel chiedere indicazioni: uno su dieci (11%) utilizza questo metodo come scusa per flirtare.

Dimostrando di avere buone capacità di navigazione, la metà (46%) degli abitanti di Bari dichiara di essersi smarrita molto raramente e lo stesso numero di persone tra loro impiega solo cinque minuti a ritrovare la strada giusta dopo essersi perso: i più veloci in Italia.

Quasi un terzo (28%) degli abitanti di Bari utilizza un dispositivo di navigazione satellitare o mappe digitali per trovare la propria destinazione. Quasi la metà (43%) degli abitanti di Palermo impiegano solo dai sei ai dieci minuti a ritrovare la strada dopo essersi persi.

I palermitani hanno maggiori probabilità di perdere un’opportunità di lavoro perché non riescono a trovare la giusta direzione: uno su dieci (11%) infatti dichiara di aver saltato un colloquio di lavoro per essersi perso.

Gli abitanti di Palermo sono, tra gli italiani, quelli che più facilmente si perderebbero a Roma: un quarto (22%) dei palermitani infatti sostiene di smarrirsi all’interno della capitale. Quasi un quinto (16%) degli abitanti di Napoli, sensibili alle condizioni atmosferiche, si smarrisce quando piove.

Gli abitanti di Napoli sono, tra gli italiani, quelli che utilizzano i punti di riferimento famosi per dare indicazioni agli stranieri che si sono smarriti (26%). Dopo aver letto questi risultati deduco che è meglio portare con se una bussola.

Te lo do io il disabile!

L'Abi, l'Associazione bancaria italiana, ha chiesto un parere ufficiale al ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, circa la possibilità, per le banche stesse, di essere esonerate dal collocamento obbligatorio dei disabili. Richiesta alla quale il ministero ha risposto con un sostanziale via libera. Il sindacato dei lavoratori del comparto bancario, parlando di una "brutta figuraccia dell'Abi", promette battaglia: "Crediamo sia inaccettabile che cittadini già duramente colpiti trovino ancora più difficoltà a integrarsi nel mondo del lavoro, perché anche le porte delle ricche banche potrebbero chiudersi a causa di un'interpretazione distorta".  Roberto Ferrari, segretario nazionale della Falcri, fa notare che "le banche non hanno adottato il fondo di solidarietà per effettive crisi aziendali, ma per scelte strategiche che possono portare a una diminuzione del personale in età avanzata. E' impensabile accomunare le aziende in crisi con banche che, negli ultimi anni, hanno registrato utili stratosferici.  Il ministero, nel formulare il suo parere, non ha tenuto conto di questa sostanziale differenza". "A oggi - spiega - tutte le banche hanno aderito al fondo in questione e, quindi, il numero degli istituti che potrebbero ritenersi esonerati dall'assunzione dei disabili è altissimo".  Il sindacato ha anche scritto una lettera preoccupata al ministero delle Pari Opportunità: "Ma dopo questa missiva, l'Abi ci ha minacciato, per iscritto, di interrompere le relazioni sindacali". Ennesima sconfitta della democrazia e dell'uguaglianza. Fonte La Repubblica

E se fossero gli animali a cacciare te?

Ci sono quelli contrari alla caccia e quelli favorevoli. Ma stavolta c'è qualcosa che ha disturbato anche gli stessi cacciatori.  Si chiama "beeper", un dispositivo elettronico che si collega al collare di un cane, segnala la sua presenza, ma soprattutto si mette a squillare quando l’animale si ferma nella classica posa davanti a una preda e avverte il cacciatore che è arrivato il momento di sparare.  «Così i boschi diventano pollai - dicono i cacciatori tradizionalisti - e la vera essenza della caccia rischia di scomparire per sempre». Una proposta di legge, regionale, l’ha appena presentata Fabio Roggiolani, consigliere e leader dei Verdi toscani e presidente della Commissione sanità, per abolirli. Roggiolani sta lavorando anche a un’altra legge per vietare i collari elettrici con i quali si addestrano i cani. 
«Una vergogna che continua ad essere usata per torturare poveri animali - spiega -. I collari con la scossa servono quando il cane non ubbidisce a un ordine. Un pulsante e la povera bestia subisce un dolore lancinante sino a quando non fa che cosa vuole il padrone» Queste notizie non fanno altro che farmi sempre più convinto ad essere contro la caccia.
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