venerdì 16 novembre 2007

Il Cielo Capovolto (Ultimo canto di Saffo) di Roberto Vecchioni

Testo della canzone di Roberto Vecchioni del 1995 dedicata alla poetessa Saffo.






Che ne sarà di me e di te, che ne sarà di noi? 
L'orlo del tuo vestito, un'unghia di un tuo dito, l'ora che te ne vai... 
Che ne sarà domani, dopodomani e poi per sempre? 
Mi tremerà la mano passandola sul seno, cifra degli anni miei... 
A chi darai la bocca, il fiato, le piccole ferite, gli occhi che fanno festa, la musica che resta e che non canterai? 
E dove guarderò la notte, seppellita nel mare? 
Mi sentirò morire dovendo immaginare con chi sei... 
Gli uomini son come il mare: l'azzurro capovolto che riflette il cielo; sognano di navigare, ma non è vero. 
Scrivimi da un altro amore, e per le lacrime che avrai negli occhi chiusi, 
guardami: ti lascio un fiore d'immaginari sorrisi. 
Che ne sarà di me e di te, che ne sarà di noi? 
Vorrei essere l'ombra, l'ombra che ti guarda e si addormenta in te; 
da piccola ho sognato un uomo che mi portava via, 
e in quest'isola stretta lo sognai così in fretta che era passato già! 
Avrei voluto avere grandi mani, mani da soldato: 
stringerti così forte da sfiorare la morte e poi tornare qui; avrei voluto far l'amore come farebbe un uomo, 
ma con la tenerezza, l'incerta timidezza che abbiamo solo noi... 
gli uomini, continua attesa, e disperata rabbia di copiare il cielo; 
rompere qualunque cosa, se non è loro! 
Scrivimi da un altro amore: le tue parole sembreranno nella sera come l'ultimo bacio dalla tua bocca leggera. 


Aggiornamento : 02 Gennaio 2010







venerdì 21 settembre 2007

Ode alla vita di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di inziarlo, chi non fa domande su argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Ode to life

Slowly dies he who becomes a slave to habit, repeating the same journey every day, he who doesn’t change his march, he who doesn’t risk and change the color of his clothes, he who doesn’t speak to he whom he doesn’t know.
Slowly dies he who makes of the television his guru, Slowly he who avoids a passion dies, he who prefers black on white and dots on is rather than a togetherness of emotions exactly those the make the eyes shine, those that make the heart beat before error and feeling.
Slowly dies he who doesn’t overturn the table, he who is unhappy in his work,
he who doesn’t risk certainty for uncertainty to follow a dream, he who doesn’t permit himself at least one time in his life to flee sensible counsels.
Slowly dies he who doesn’t travel, he who doesn’t read, he who doesn’t listen to music,
he who doesn’t find grace in himself. Slowly he who destroys his own love dies, he who doesn’t allow himself to be helped. Slowly he who passes his days lamenting about his own misfortune or the incessant rain dies.
Slowly dies he who abandons a project before beginning it, he who doesn’t ask questions about topics he doesn’t know, he who doesn’t answer when he is asked something that he knows. Let’s avoid death by small doses, remembering always that being alive requires a much larger effort than the simple act of breathing.
Only burning patience will bring within reach a splendid happiness.

giovedì 6 settembre 2007

Montalbano sono........

Il 6 settembre del 1925 nasce A Porto Empedocle (AG) Andrea Camilleri. Il primo libro che ho letto di questo scrittore è "Il Birraio di Preston". Qui si descrive la famosa Vigata, un paese immagginario che non è altro che la sua Porto Empedocle. E per la prima volta conosciamo il Commissario Montalbano, il personaggio più famoso dei suoi libri. La nascita di questo personaggio è del tutto casuale. Lo dice lo stesso autore in una sua intervista: "la lettura di un romanzo di Vazquez Montálban Il pianista - che non ha nulla a che fare con i suoi Pepe Carvalho - mi aveva suggerito una strada possibile per strutturare Il birraio di Preston. Io rimasi grato a questo autore spagnolo che non conoscevo e decisi di chiamare il commissario, del quale stavo scrivendo questa prima avventura, Montalbano, che è anche un cognome siciliano diffusissimo. Così pigliavo due piccioni con una fava: pagavo un certo debito a Montálban e nello stesso tempo davo un nome siciliano preciso a questo commissario." Camilleri è anche autore e regista. Da ricordare tra le molte produzioni Rai la serie televisiva del 1959 sul tenente Sheridan con Ubaldo Lay, più tardi poi con Il commissario Maigret con Gino Cervi Sicuramente è considerato uno degli scrittori italiani contemporanei più famosi. Fino ad oggi ha venduto oltre 10 milioni di copie. Tra le curiosità, non tutti sanno che, dall'aprile 2003 il comune di Porto Empedocle ha assunto la denominazione ufficiale di Porto Empedocle Vigata, dal nome immaginario attribuito al paese dallo scrittore che in quei luoghi ha ambientato i romanzi e i racconti aventi come protagonista il Commissario Montalbano. Ed a proposito di questo personaggio, interpretato negli sceneggiati televisivi da Luca Zingaretti, sono già stati pubblicati 12 romanzi. Per chi volesse saperne di più sulla sua vita e sulle sue opere di Camilleri può consultare il sito ufficiale di Andrea Camilleri
Per chi ama leggere Camilleri un elenco dei libri fino ad oggi pubblicati:
  • 1978, Il corso delle cose, Lalli
  • 1980, Un filo di fumo, Garzanti
  • 1984, La strage dimenticata, Sellerio
  • 1992, La stagione della caccia, Sellerio
  • 1993, La bolla di componenda, Sellerio
  • 1994, La forma dell'acqua, Sellerio
  • 1995, Il gioco della mosca, Sellerio
  • 1995, Il birraio di Preston, Sellerio
  • 1996, Il cane di terracotta, Sellerio
  • 1996, Il ladro di merendine, Sellerio
  • 1997, La voce del violino,, Sellerio
  • 1998, La concessione del telefono, Sellerio
  • 1998, Un mese con Moltalbano, Mondadori
  • 1999, La mossa del cavallo, Rizzoli
  • 1999, Gli arancini di Moltalbano, Mondadori
  • 2000, La gita di Tindari, Sellerio
  • 2000, La scomparsa di Patò, Mondadori
  • 2000, Biografia del figlio cambiato, Rizzoli
  • 2000, Favole del tramonto, Edizioni dell'Altana
  • 2001, Racconti quotidiani, Libreria dell'Orso
  • 2001, Gocce di Sicilia, Edizioni dell'Altana
  • 2001, L'odore della notte, Sellerio
  • 2001, Il re di Girgenti, Sellerio
  • 2001, Le parole raccontate. Piccolo dizionario dei termini teatrali, Rizzoli
  • 2002, La paura di Montalbano, Mondadori
  • 2002, Storie di Montalbano, Mondadori
  • 2002, L'ombrello di Noè. Memorie e conversazioni sul teatro', Rizzoli
  • 2002, La linea della palma, Rizzoli
  • 2002, Le inchieste del Commissario Collura, Libreria dell'Orso
  • 2003, Il giro di boa, Sellerio "La Memoria"
  • 2003, La presa di Macallè, Sellerio
  • 2003, Teatro, Arnaldo Lombardi "Gioielli discreti"
  • 2004, Romanzi storici e civili, Mondadori
  • 2004, La prima indagine di Montalbano, Mondadori
  • 2004 La pazienza del ragno, Sellerio
  • 2005 Privo di titolo, Sellerio
  • 2005 La luna di carta, Sellerio
  • 2005 Il medaglione, Mondadori
  • 2006 La pensione Eva, Mondadori
  • 2006 Il diavolo. Tentatore; Innamorato, Donzelli
  • 2006 La vampa d'agosto, Sellerio
  • 2006 Vi racconto Montalbano, Interviste, Datanews
  • 2006 Le ali della sfinge, Sellerio
  • 2007 Pagine scelte di Luigi Pirandello, Rizzoli
  • 2007 Il colore del sole, Mondadori
  • 2007 Le pecore e il pastore, Sellerio
  • 2007 Boccaccio - La novella di Antonello da Palermo, Guida
  • 2007 La pista di sabbia, Sellerio
Per chi vuole vedere o rivedere gli sceneggiati fatti dalla Rai può collegarsi al sito di Rai Click dove vi sono 14 sceneggiati del Commissario Montalbano in streaming.
Rai Click sceneggiati di Montalbano

mercoledì 5 settembre 2007

A' Livella di Totò

Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll'adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero.

Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch'io ci vado,e con dei fiori adorno il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.

St'anno m'é capitato 'navventura... dopo di aver compiuto il triste omaggio. Madonna! si ce penzo,e che paura!, ma po' facette un'anema e curaggio.

'O fatto è chisto,statemi a sentire: s'avvicinava ll'ora d'à chiusura: io,tomo tomo,stavo per uscire buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese signore di Rovigo e di Belluno ardimentoso eroe di mille imprese morto l'11 maggio del'31"

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto... ...sotto 'na croce fatta 'e lampadine; tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto: cannele,cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore nce stava 'n 'ata tomba piccerella, abbandunata,senza manco un fiore; pe' segno,sulamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva: "Esposito Gennaro - netturbino": guardannola,che ppena me faceva stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo... chi ha avuto tanto e chi nun ave niente! Stu povero maronna s'aspettava ca pur all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero, s'era ggià fatta quase mezanotte, e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero, muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano? Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia... Penzaje:stu fatto a me mme pare strano... Stongo scetato...dormo,o è fantasia?

Ate che fantasia;era 'o Marchese: c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano; chill'ato apriesso a isso un brutto arnese; tutto fetente e cu 'nascopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro... 'omuorto puveriello...'o scupatore. 'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro: so' muorte e se ritirano a chest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo, quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto, s'avota e tomo tomo..calmo calmo, dicette a don Gennaro:"Giovanotto!

Da Voi vorrei saper,vile carogna, con quale ardire e come avete osato di farvi seppellir,per mia vergogna, accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va,si,rispettata, ma Voi perdeste il senso e la misura; la Vostra salma andava,si,inumata; ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso la Vostra vicinanza puzzolente, fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso tra i vostri pari,tra la vostra gente"

"Signor Marchese,nun è colpa mia, i'nun v'avesse fatto chistu tuorto; mia moglie è stata a ffa' sta fesseria, i' che putevo fa' si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento, pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".

"E cosa aspetti,oh turpe malcreato, che l'ira mia raggiunga l'eccedenza? Se io non fossi stato un titolato avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé..-piglia sta violenza... 'A verità,Marché,mme so' scucciato 'e te senti;e si perdo 'a pacienza, mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...

Ma chi te cride d'essere...nu ddio? Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?... ...Muorto si'tu e muorto so' pur'io; ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".

"Lurido porco!...Come ti permetti paragonarti a me ch'ebbi natali illustri,nobilissimi e perfetti, da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!! T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella che staje malato ancora e' fantasia?... 'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.

'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o punto c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme: tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo, suppuorteme vicino-che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

Di Totò si potrebbe scrivere tanto. E resterebbe sempre da scrivere. Il rammarico è che è stato riconosciuto un grande attore solo dopo la sua morte. In una intervista, dimostrando che i grandi sono sempre umili, ha detto : «Sono ormai all'età in cui si tirano le somme, e io non ho fatto ancora nulla, sarei potuto diventare un grande attore, e invece su 100 e più film che ho girato, ne sono degni non più di cinque, ma anche fossi diventato un grande attore cosa sarebbe cambiato, noi attori siamo solo venditori di chiacchiere, un falegname vale certo più di noi, almeno il tavolino che fabbrica, resta nel tempo, dopo di lui, noi attori se abbiamo successo, duriamo massimo una generazione.»

lunedì 3 settembre 2007

Il vento nell'isola di Pablo Neruda

Il vento è un cavallo: senti come corre per il mare, per il cielo. Vuol portarmí via: senti come percorre il mondo per portarmi lontano. Nascondimi, tra le tue braccia per questa notte sola, mentre la pioggia rompe contro il mare e la terra la sua bocca innumerevole. Senti come il vento mi chiama galoppando per portarmi lontano. Con la tua fronte sulla mia fronte, con la tua bocca sulla mia bocca, legati i nostri corpi all'amore che ci brucia, lascia che il vento passi senza che possa portarmi via. Lascia che il vento corra coronato di spuma, che mi chiami e mi cerchi galoppando nell'ombra, mentre, sommerso sotto i tuoi grandi occhi, per questa notte sola riposero, amor mio
Wind on the Island The wind is a horse: hear how he runs through the sea, through the sky. He wants to take me: listen how he roves the world to take me far away. Hide me in your arms just for this night, while the rain breaks against sea and earth its innumerable mouth. Listen how the wind calls to me galloping to take me far away. With your brow on my brow, with your mouth on my mouth, our bodies tied to the love that consumes us, let the wind pass and not take me away. Let the wind rush crowned with foam, let it call to me and seek me galloping in the shadow, while I, sunk beneath your big eyes, just for this night shall rest, my love.

giovedì 30 agosto 2007

Nuda sei semplice di Pablo Neruda

Nuda sei semplice come una delle tue mani, liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente, hai linee di luna, strade di mela, nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba, hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli, nuda sei enorme e gialla come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie, curva, sottile, rosea finché nasce il giorno e t'addentri nel sotterraneo del mondo.

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori: la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia e di nuovo torna a essere una mano nuda. In English Naked you are simple Naked, you are simple as one of your hands, smooth, earthy, small, transparent, round: you have moon-lines, apple-pathways: naked, you are slender as a naked grain of wheat. Naked, you are blue as a night in Cuba; you have vines and stars in your hair; naked you are spacious and yellow as summer in a golden church. Naked, you are tiny as one of your nails - curved, subtle, rosy, till the day is born and you withdraw to the underground world, as if down a long tunnel of clothing and of chores: your clear light dims, gets dressed - drops its leaves - and becomes a naked hand again.

lunedì 4 giugno 2007

Ad un meraviglioso..... Ragazzo

Tredici anni fa moriva ad Ostia un grande attore Massimo Troisi. Ad appena 41 anni. E' morto nel sonno. Andato via in silenzio lasciando un grande vuoto nel cinema italiano. Anche se la sua è stata una breve carriera, ha lasciato bellissimi ricordi dei sui film e delle sue inimitabili recite in Cabaret con i suoi amici Lello Arena e Enzo Decaro, la famosa Smorfia. Bellissimo e divertente il film "Non ci resta che piangere" insieme a Roberto Benigni. Commovente e malinconico l'ultimo suo film "Il Postino" con Philippe Noiret. Per quest'ultimo ha avuto, due anni dopo la sua morte, una nomination all'Oscar postuma come miglior attore. Non occorrono altre parole se non quelle dello stesso Troisi. Alcune frasi prese dai sui film o da interviste : Non sono contrario al matrimonio, ma trovo che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi. Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso. La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli quella dei ricchi dai loro genitori. A Napoli la disoccupazione è un problema che va risolto. E i politici ce la stanno mettendo tutta. Hanno pensato di risolverlo con gli investimenti. Solo che poi hanno visto che con un camion dei carabinieri riescono a investirne uno, due. Quelli so tanti. Se vogliono risolvere veramente il problema, con una politica seria e impegnata, l'unica cosa è fare i camion più grossi. Ed infine, dal film "Non ci resta che piangere" la famosa lettera che Mario (Massimo Troisi) e Saverio (Roberto Benigni) scrivono a Savonarola : Frittole, estate quasi 1500. Santissimo Savonarola, come sei bello, quanto ci piaci a noi due! Scusa le volgarità eventuali. Santissimo, potresti lasciar vivere Vitellozzo, se puoi, eh...? Savonarola, che c'è? E che è? Oh... Diamoci una calmata, eh, oh... e che è? Qua pare che ogni cosa, ogni cosa uno non si può muovere che questo e quello, e pure per te. Oh. Noi siamo due personcine perbene che non facciamo male a nessuno, che non farebbero male nemmeno a una mosca, figuriamoci a un santone come te. Anzi, no, no, anzi, varrai più di una mosca. Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. Scusa per il paragone tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente offendere. I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo, sempre zitti, sotto.

domenica 3 giugno 2007

Rossi : Chi tardi parte...arriva Primo!!!

Al Gran Premio d'Italia di Moto Gp, al Mugello, Valentino Rossi taglia il traguardo davanti a Pedrosa ed Barros. Per il Dottore si tratta del 6 titolo consecutivo al Mugello. Un vero record che la sa lunga nel dire che in questo circuito Vale.... Vale più degli altri. Rossi parte dalla terza fila. Non è tra i favoriti di questa gara. Ma giro dopo giro riesce ad andare in testa. Dietro di lui Pedrosa, partito dalla 8 fila, ma che nel warm up della mattina è quello che ha la moto con la migliore messa a punto. Ma Pedrosa alla fine rinuncia ad un Rossi scatenato e conserva il suo secondo posto. Terzo Barros che riesce a salire sul podio a scapito di Stoner, leader del mondiale. Punti preziosi quelli di Rossi e di Barros che li hanno tolti a Stoner.

Non bene gli altri due italiani. Capirossi, dopo aver vinto nei primi giri un duello con Stoner, sbaglia in curva arrivando largo e scivola indietro arrivando in 7 posizione al traguardo. Melandri si è dovuto accontentare del nono piazzamento.

Pioggia di folla al Mugello ma anche di Vip. L'australiano Mick Doohan, ex pilota del Mondiale di Motociclismo, che si è fermato a parlare a lungo con Michael Schumacher, ex della Ferrari. Angelo Rocca dello sci, Marco Bortolami capitano della squadra azzurra di Rugby. L'amministratore del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, e l'amministratore delegato della Fiat Auto, Luca De Meo. Presente anche il proprietario della Red Bull, Dietrich Mateschitz. E come nota femminile, Claudia Andreatti, miss Italia 2006, e Elisabetta Canalis.

Ordine di Arrivo Gp Italia

1 Rossi (Yamaha) - 2 Pedrosa (Honda) - 3 Barros (Ducati) - 4 Stoner (Ducati) - 5 Hopkins (Suzuki) - 6 Elias (Honda) - 7 Capirossi (Ducati) - 8 Vermeulen (Suzuki) - 9 Melandri (Honda) 10 Hayden (Honda) - 11 Hofmann (Ducati) - 12 Edwards (Yamaha) - 13 Nakano (Honda) - 14 Guintoli (Yamaha) - 15 Tamada (Yamaha) 16 Jacque (Kawasaki) - 17 Roberts Jr. (KR212V) - Ritirati : Checa, Roberts, De Puniet.

Classifica Piloti

1 Stoner 115 pt - 2 Rossi 106 pt - 3 Pedrosa 82 pt - 4 Melandri 68 pt - 5 Vermeulen 63 pt - 6 Hopkins 59 pt - 7 Capirossi 47 pt - 8 Elias 45 pt - 9 Barros 43 pt - 10 Edwards 39 pt - 11 Hayden 36 pt - 12 Hofmann 35 pt - 13 Checa 20 pt - 14 De Puniet 19 pt - 15 Nakano 18 pt - 16 Guintoli 14 pt - 17 Tamada 12 pt - 18 Nieto 5 pt - 19 Jacque 4 pt - 20 Roberts Jr 4 pt

Classifica Costruttori

1 Ducati 118 pt - 2 Honda 109 pt - 3 Yamaha 106 pt - 4 Suzuki 82 pt - 5 Kawasaki 28 pt - 6 KR212V 4 pt

Prossimo appuntamento a Montmelò Gp Catalunya il 10 Giugno 2007

venerdì 1 giugno 2007

Ma ti sei fatto una Canna?

E' stato fatto uno studio da parte del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) sull'inquinamento di tre città: Roma, Taranto ed Algeri. Per la prima volta nel mondo sono state trovate nell'aria delle città tracce di droghe, in particolare di cocaina.

Nei risultati delle indagini, oltre alla presenza di cocaina e di sostanze tossiche derivanti dagli scarichi degli autoveicoli, sono state trovate tracce di cannabinolo che è il principale componente attivo di marijuana e haschish.

La maggior concentrazione di cocaina è stata trovata a Roma, in tono minore a Taranto ed assente ad Algeri. In tutte le città si è riscontrato nicotina e caffeina.

A Roma la maggior concentrazione si è avuta all'Università La Sapienza e nei parchi cittadini rispetto che nelle strade di traffico. Ancora non si ha risposta dell'origine di questo strano caso. Da tenere presente che è stato fatto un numero piuttosto limitato di osservazioni e quindi non si può affermare quali zone siano più inquinata rispetto ad altre.

Mi sono chiesto perchè bisogna pagare cifre elevate per procurarsi cocaina quando basta fare una passeggiata per la città e respirare a pieni polmoni. E questo spiega anche l'euforia di certe persone che spesso ci sembrano schizzate e pensiamo tra di noi "Ma si è fatto una canna?". Ed invece no. Ha semplicemente fatto una passaggiata in centro.

Riferimenti :

Istituto Nazionale delle Ricerche

Cocaina su Wikipedia Italia

mercoledì 30 maggio 2007

La Felicità esiste davvero?

Da qualche anno al laboratorio di Neuroscienze affettive dell'Università del Wisconsin, si studia la Felicità. Cavia eccellente, se vogliamo usare questo termine, è Matthieu Ricard, consigliere del Dalai Lama. Con una risonanza magnetica al cervello, a cui vengono applicati 256 sensori, è stato quantificato il grado di felicità di molte persone. Si parte dal valore più alto 0,3 (molto infelice) al valore più basso -0,3 (molto felice). Il monaco Ricard ha ottenuto un valore di 0,45 conquistando il titolo di "Uomo più felice del mondo".

Gli studi sulla felicità si basano sulla scoperta che la mente è un organo in costante evoluzione e, quindi, malleabile. Questo viene chiamato "plasticità della mente". I valori bassi di molti religiosi buddisti, sottoposti ad esperimenti, dimostrano che essi hanno la capacità di sfruttare la plasticità mentale per allontanare i pensieri negativi e concentrarsi solo sui positivi. Come dire che la felicità si può imparare, sviluppare, allenare. Secondo Ricard "la felicità è un tesoro nascosto nel più profondo di ogni persona".

Conquistare la felicità è una questione di pratica e di forza di volontà, non di beni materiali, potere o bellezza. La ricerca della Felicità, ricerca millenaria senza aver mai avuto risposta, ora passa dai filosofi agli economisti. E' stato introdotto il "MAH", acronimo dell'indice cumulativo di felicità nazionale. L'Italia si colloca al 26 posto su 95 Paesi. Al primo posto la Danimarca in ultima la Tanzania. In compenso l'Italia , dal 1973 al 2004 , ha avuto il maggior incremento in questo indice battendo tutti con +0,96. In oltre tremila indagini empiriche, fatte negli ultimi 20 anni con metodi diversi, l'unica convergenza è che ne salute ne soldi bastano a dare la felicità. Questo spiega perché nella classifica della felicità alcuni paesi sottosviluppati sono avanti ai più sviluppati. Il capitalismo ha tradotto il lusso in necessità, ma la gente da per scontato ciò che ha acquisito mentre si gode veramente solo ciò che gli altri non hanno. Secondo l'economista Bruni "più strumenti abbiamo per raggiungere la felicità, più desideri abbiamo e alla fine restiamo senza fiato nell'inseguirli". Ma il "feliciometro" ideale non è stato ancora brevettato. Per il filosofo Ferraris "si possono misurare un certo numero di parametri esterni che possono coincidere statisticamente con uno stato di felicità. Ma uno può anche averli tutti al massimo, quei parametri, e suicidarsi" Forse ci vorranno ancora molti anni per capire cosa sia la Felicità e come si possa misurare. E solo allora si potrà imparare a riconoscerla ed a svilupparla.

Credo che sia giusto concludere con una frase di Woody Allen che dice "Se i soldi non fanno la felicità figuriamoci la miseria. L'uomo più felice che io conosco ha un accendino e una moglie, ed entrambi funzionano". Questo articolo è da considerarsi un riassunto elaborato di quanto pubblicato sul settimanale "Il Venerdì della Repubblica", che ancora trovate in edicola.

domenica 27 maggio 2007

Alonso : Io Ballo da solo

Alonso si è aggiudicato il Gran Premio di Monaco con un week end fantastico. Ha realizzato la pole, il giro più veloce ed ha vinto la gara. Con questa vittoria, Alonso ritorna ai vertici della classifica e gli è anche ritornato il sorriso. Secondo Hamilton, che ha seguito il compagno cercando di superarlo. Alonso, per le prossime gare, deve temere più il suo compagno che le Ferrari. Terzo Massa. Ha fatto il possibile. Nessuna colpa. Oggi le McLaren su questo circuito erano le più forti. Infatti, Massa è arrivato al traguardo con più di un minuto di ritardo. Ma non è niente se si considera che a pieni giri sono stati solo i primi tre, tutti gli altri doppiati. Bravo anche Kimi che è arrivato 8. Considerando che è partito 15° Un merito speciale spetta a Fisichella arrivato 4. Quando è in gioco la bravura di un pilota, il nostro Fisico dimostra di non essere meno a nessuno. Ed anche con una Renault, quest'anno non al massimo, è riuscito a meritarsi un bel 4 posto.

Ordine di Arrivo : 1 Alonso (McLaren) - 2 Hamilton (McLaren) - 3 Massa (Ferrari) - 4 Fisichella (Renault) - 5 Kubika (Bmw) - 6 HeidFeld (Bmw) - 7 Wurz (Williams) - 8 Raikkonen (Ferrari) - 9 Speed (Toro Rosso) - 10 Barrichello (Honda) - 11 Button (Honda) - 12 Rosberg (Williams) - 13 Kovalainen (Renault) - 14 Coulthard (Red Bull) - 15 Trulli (Toyota) - 16 Schumacher (Toyota) - 17 Sato (Super Aguri) - 18 Davidson (Super Aguri) - 19 Albers ( Spyker) Classifica Piloti : Alonso e Hamilton 38 pt - Massa 33 pt - Raikkonen 23 pt - Heidfeld 18 pt - Fisichella 13 pt - Kubica 12 pt - Rosberg 5 pt - Trulli e Coulthard 4 pt - Kovalainen 3 pt - Wurz 2 pt - Schumacker e Sato 1 pt Classifica Costruttori : McLaren 76 pt - Ferrari 56 pt - Bmw 30 pt- Renault 16 pt - Williams 7 pt - Toyota 5 pt - Red Bull 4 pt - Super Aguri 1 pt
Prossimo appuntamento in Canada il 10 Giugno 2007

mercoledì 16 maggio 2007

Prisco Mazzi "il polizziotto" che minaccia via email

Stamani nella mia casella Yahoo mi è arrivata una email. Yahoo l'ha messa nella cartella antispam, mentre gmail (email di google) ha riconosciuto che nella email c'era un virus. E' chiaro che leggendo l'email si capisce che non è la Polizia di Stato. Comunque leggo adesso un interessante articolo di Paolo Attivissimo che trovate al sito :

Paolo Attivissimo email Prisco Mazzi

Riporto il suo testo:

E' in corso uno spamming di massa, a giudicare dall'ondata di segnalazioni che m'è piovuta nella casella di posta stamattina: lo scopo è infettare il maggior numero possibile di utenti sfruttando la leva della paura e del senso di colpa per far abbassare le difese. Ecco il testo del messaggio, proveniente da pr_mazzi@poliziadistato.it:

Avviso

Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I rusultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e puo avere la responsabilita amministrativa.

Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.

Non si puo essere errore, abbiamo confrontato l'ora dell'entrata al sito nel registro del server e l'ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l'unico fatto, puo sottrarsi alla punizione se si impegna a non visitare piu i siti illegali e non trasgredire i diritti d'autore.

Per questo per favore conservate l'archivio (avviso_98361420.zip parola d'accesso: 1605) allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l'accordo che si trova dentro.

La vostra parola d'accesso personale per l'archivio: 1605

E obbligatorio.

Grazie per la collaborazione.

L'utente che la riceve, se si fa prendere dal panico e non sa che l'indirizzo del mittente di un e-mail si può falsificare con estrema facilità, potrebbe trascurare la grammatica traballante del messaggio e cascarci, aprendo l'allegato.

Certo anche la natura poco ortodossa del messaggio (ma da quando in qua la Polizia di Stato dice "ti abbiamo beccato, ma se prometti che non lo farai più, potrai evitare la punizione"?) può destare qualche perplessità, ma come s'è visto in altre occasioni analoghe, la paura e il senso di colpa (sono in molti quelli che hanno scaricato qualche MP3 non troppo legalmente) scavalcano tranquillamente queste considerazioni razionali. E la trappola scatta.

La trappola, in questo caso, è l'allegato, che è in formato ZIP cifrato per eludere gli antivirus ma contiene un file eseguibile anziché un documento come dice il messaggio. L'eseguibile è per Windows, per cui gli utenti di altri sistemi operativi non corrono alcun rischio.

Secondo quanto mi segnalano numerosi lettori (non ho un originale completo del messaggio e non ci tengo ad averlo, grazie), il file eseguibile si chiama UFFICIALMENTE_ACCORDO.exe e viene già riconosciuto dagli antivirus decenti come una variante del malware Win32/TrojanDownloader.Nurech.NAT.

Stando alle segnalazioni degli utenti, l'attacco sembra provenire o essere transitato da un server della Corea del Sud (negli header c'è gs.venuspos.co.kr).

Chi ha ricevuto il messaggio e ha aperto l'allegato sotto Windows è quindi infetto e deve chiedere l'intervento di un antivirus e di un amico o collega esperto (e darsi le randellate sulle dita per esserci cascato); chi non ha aperto l'allegato può semplicemente cestinare il messaggio.

Inviare segnalazioni alla Polizia di Stato è di dubbia utilità: la Polizia sarà già sommersa di segnalazioni identiche e avrà anche il suo bel daffare a filtrare i messaggi di protesta causati dal fatto che sembra essere il mittente apparente del messaggio-trappola.

Attenti ha aprire allegati che provengono da Banche, Poste, Polizia che chiedono password o altro. Queste istituzioni non chiederanno mai dati personali attraverso email ne tantomeno concordano reati penali usando l'email.

Internet non è l'inferno ma neanche si chiama "Eden"

lunedì 9 aprile 2007

L'Infinita di Pablo Neruda

Vedi queste mani? Han misurato la terra, han separato i minerali e i cereali, han fatto la pace e la guerra, hanno abbattuto le distanze di tutti i mari, di tutti i fiumi, e tuttavia quando percorrono te, piccola, grano di frumento, allodola, non riescono a comprenderti, si stancano raggiungendo le colombe gemelle che riposano o volano sul tuo petto, percorrono le distanze delle tue gambe, si avvolgono alla luce della tua cintura. Per me sei un tesoro più colmo d'immensità che non il mare e i grappoli, e sei bianca e azzurra e vasta come la terra nella vendemmia. In questo territorio, dai tuoi piedi alla tua fonte, camminando, camminando, camminando, passerò la mia vita.

lunedì 12 marzo 2007

La voce del Maestro - Kahlil Gibran

Non sono né un artista né un poeta. Ho trascorso i miei giorni scrivendo e dipingendo, ma non sono in sintonia con i miei giorni e le mie notti. Sono una nube, una nube che si confonde con gli oggetti, ma ad essi mai si unisce. Sono una nube, e nella nube è la mia solitudine, la mia fame e la mia sete. La calamità è che la nube, la mia realtà, anela di udire qualcunaltro che dica: <<ma siamo due, insieme, e io so chi sei tu>>.

venerdì 9 marzo 2007

Di che colore sei?

GIALLO E' il colore del sole, dell'oro, dell'allegria, della felicità e della fantasia, caldo, gaio, tonico, dinamico, creativo. Rappresenta l'ottimismo, l'intelligenza, la saggezza, la parola. Chi lo ama ha un carattere aperto, ottimista, estroverso, divertente e scanzonato, sereno e cordiale. E' entusiasta della vita e s'infiamma facilmente. Tiene molto ad affermarsi, e a conseguire posizioni di prestigio personale, cerca sempre esperienze nuove. Ha bisogno di una vita piena e intensa, pensa sempre al futuro in modo gioioso. E' molto convincente, ambizioso, vanitoso, coraggioso ma anche generoso, deve sentirsi importante. ARANCIONE E' il colore dell'ottimista ad oltranza, della persona sincera e aperta. Per natura è allegro e vivace, il suo atteggiamento è in genere brillante, positivo ed energico. Il modo di ragionare è semplice, chiaro e lineare, molto coerente, affabile, abitualmente loquace, estroverso e socievole. Apprezza in pieno la vita, esprimendo sempre e ovunque coraggio, spontaneità e buonumore, ottimi i rapporti con gli altri. Rispetta tutti ed è dotato di grande umanità, ha sempre bisogno di conoscere ed essere coinvolto da interessi diversi ROSSO E' il colore del fuoco, del sangue, degli slanci vitali e dell'azione. Chi lo ama è ottimista, deciso, impulsivo, combattivo, competitivo, passionale, entusiasta, estroverso, autonomo. Cerca il prestigio e vuole dominare, ha bisogno di affermarsi professionalmente. Il temperamento è molto vivace, con una gran voglia di agire, coraggioso, cerca di vivere pienamente ogni attimo, fa tutto il possibile per affermarsi ricercando una posizione di primo piano. Prende le sue decisioni senza tentennare e lavora con vigore e potenza esecutiva. Dotato di un'intelligenza pratica e spirito di sacrificio. VERDE E' il colore della speranza, di chi vuole crescere, affermarsi, comandare. E' una persona calma e tranquilla, amante della stabilità, di una vita senza scosse ed imprevisti. Molto onesto, equo e realista, desidera sicurezza e continuità, è competitivo e un pò arrivista, ha difficoltà a collaborare con gli altri, non disdegna di mirare ad una certa affermazione personale. Prefissato un obiettivo, lo segue fino in fondo con decisione, grinta ed agilità mentale. Molto efficiente ed abile sul lavoro, in casa ama l'ordine e la pulizia. Un intellettuale dotato di grande moralità e di buon senso. BLU E' il colore del mare, del cielo, della tranquillità, della tenerezza, della gioia di vivere. Il carattere è dolce e gentile, tenero, romantico, semplice e sensibile, ama la natura, gli animali e i bambini. Ha grandezza d'animo, buona fede, ingenuità e dedizione, in genere ha un aspetto giovanile, ed emana un forte senso di calma. Apprezza la sincerità e l'onestà, cerca rapporti cordiali e duraturi, ama studiare, riflettere, è attratto dal mistero. Sa comunicare molto bene e si esprime con grande facilità. E' una persona degna di fiducia e fedele. Riesce molto bene in attività intellettuali. Un buon compagno, comprensivo e tollerante, affettuoso e per nulla geloso. VIOLA E' il colore dell'arte, della fantasia, del sogno, dell'altruismo e della guarigione. E' dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza. Il carattere è un pò difficile con tendenze opposte e inconciliabili. Ha bisogno di sentirsi libero, vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione. E' molto disponibile e comunicativo, possiede grande umanità, coltiva interessi ad alto livello, colto e sensibile. Desidera aiutare gli altri in modo significativo, ha inclinazione per l'occulto, il magico e l'arcano. Ha buon gusto e cura molto il suo aspetto fisico. Raffinato cultore della bellezza e dell'arte, vita eccitante. MARRONE E' il colore della terra, del tronco degli alberi, della sicurezza, dell'amore per le proprie origini, della prudenza, della pazienza e tenacia. Desidera molto la tranquillità della casa, affettivamente ha bisogno di un rapporto stabile e sicuro e cerca un partner che ami le stesse cose. E' una persona fidata, calma, riflessiva, passiva, integra. Il carattere è semplice e lineare, con grande forza d'animo, crede nelle tradizioni e non ama troppo le novità, ha concentrazione, perseveranza, logica, ricchezza interiore e capacità lavorativa. GRIGIO E' il colore della nebbia, dell'ombra e del crepuscolo, dell'eleganza e della distinzione. Indica incertezza, purezza, franchezza, sensibilità, superficialità e mancanza d'autostima. L'intelligenza è notevole, ma ha un carattere inflessibile e tende a giudicare severamente gli altri. Solitario, cerca di tenersi a distanza dalla confusione, un pò introverso, può sembrare freddo, inavvicinabile e poco cordiale, timido e chiuso, ha paura di affrontare la vita. Teme l'imprevisto e gli stimoli esterni, detesta il compromesso e non accetta di lasciarsi coinvolgere, ama la verità ed è pieno di speranza.

giovedì 8 marzo 2007

Una Rosa per ...te

Un augurio a tutte le donne ...di passare una giornata... cosi come hanno sempre sognato. Per chi ha dimenticato l'origine della festa un piccolo articolo preso dalla Wikipedia:


L'origine della festività è controversa. Una possibilità è che la sua istituzione risalga al 1910 nel corso della II Conferenza dell'Internazionale socialista di Copenaghen. Sarebbe di Clara Zetkin la proposta di dedicare questo giorno alle donne. Alcune femministe italiane (Irene Giacobbe, Tilde Capomazza, Marisa Ombra) sostengono tuttavia che non c'è nessuna prova documentata a supportare questa ipotesi. Il movimento operaio e socialista di inizio secolo ha celebrato in date molto diverse giornate dedicate ai diritti delle donne e al suffragio femminile. L'unica data certa è l'8 marzo 1917 (27 febbraio secondo il calendario non riformato) quando le operaie di Pietroburgo (Russia) manifestarono contro la guerra e la penuria di cibo (nell'ambito della rivoluzione di febbraio). Le autrici citate ipotizzano che per rendere più universale e meno caratterizzato politicamente il significato della ricorrenza, si preferì omettere il richiamo alla Rivoluzione russa ricollegandosi ad un episodio non reale, ma verosimile, della storia del movimento operaio degli Stati Uniti. In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa. 



martedì 6 marzo 2007

Kahlil Gibran: il Profeta

Poeta Pittore Filosofo

Kahlil, nasce a Bisherri, una cittadina nel Libano settentrionale, il 6 gennaio 1883, luogo circondato dai famosi "Cedri del Libano". Si chiamava Gibran Khalil Gibran e quando emigrò negli Stati Uniti a undici anni il nome gli fu abbreviato da un'insegnante inglese. Nei suoi scritti in inglese la sua firma sarà sempre Kahlil Gibran.

La sua formazione si può ricostruire attraverso gli anni neoplatonici e paganeggianti di Boston, ove emigra nel 1894 con la madre, i fratelli ed alcuni zii.

A 14 anni Kahlil torna in Libano per frequentare la scuola superiore all' Hikmè di Beirut. In questo periodo si imbatte nel classicismo libanese che separa abissalmente i ricchi dai poveri, l'aristocrazia ed il clero dal popolo.

Completati gli studi, nel 1897, viaggia attraverso il Libano e la Siria. Vi fa ritorno nel 1902 come guida e interprete di una famiglia americana, ma presto deve rientrare a Boston a causa della malattia della madre, che muore di tisi l'anno seguente, e sucessivamente anche i suoi fratelli.

A Boston, nel 1904, conosce Mary Haskell, l'incontro più importante della sua vita. Mary sarà sua mecenare, collaboratrice, amica, musa, e più tardi curatrice delle sue opere.

Grazie ai suoi contributii Gibran studia pittura a Parigi, tra il 1908 e il 1910, all'Acadèmie Lucien (accademia delle belle arti di Parigi).

Tornato negli Stati Uniti (1912), va a vivere a New York dove apre uno studio, da lui definito nei suoi scritti "l'eremo" si dedica contemporaneamente alla letteratura e alle arti figurative.

Nel nuovo continente egli si inserisce nella poesia americana sulla scia di Thoreau, Whiteman, Emerson (che stimò in modo particolare), poeti naturalisti di tradizione protestante e predicatoria. Spesso pubblica dei disegni insieme alle opere, mai lunghe.

Le prime biografie di Gibran, scritte da chi lo frequentò molto negli ultimi anni, come Mikhail Naimy e Barbara Young, e in parte dettate da Kahlil stesso, non sono tuttavia completamente affidabili, in quanto tendono ad alimentare il ruolo di Guru che molti ammiratori già vedevano in Gibran.

Il primo studio serio su di lui è quello di Kahlil S. Hawi, pubblicato a Beirut nel 1963.

La salute di Gibran è piuttosto minata negli ultimi anni di vita che trascorre tra New York e Boston, dove vive e lavora sua sorella Mariana. Muore a New York, di cirrosi epatica e con un polmone colpito da tubercolosi, il 10 Aprile 1931, aveva 48 anni e stava lavorando a "The Wanderer" raccolta di parabole e parole.

Gibran è sepolto in un antico monastero del suo paese d'origine, secondo la sua volontà. Fu sepolto in un giorno di pioggia, accompagnato da pochi amici, tra i quali Barbara Young.

Per l'occasione il giornale "The New York Sun" annuncio': "A Prophet is Dead." "Un profeta è morto". Gibran lascia i diritti d'autore in eredità agli abitanti di Bisherri per opere di pubblico beneficio.

giovedì 1 marzo 2007

Noa - Beautiful That Way

Testo della canzone "Beautiful That Way" di Noa. La Canzone è la colonna sonora del film di Roberto Benigni "La Vita è Bella"
Smile, without a reason why Love, as if you were a child Smile, no matter what they tell you Don't listen to a word they say 'Cause life is beautiful that way Tears, a tidal-wave of tears Light that slowly disappears Wait, before you close the curtain There's still another game to play And life is beautiful that way Here, in his eyes forever more I will always be as close as you remember from before. Now, that you're out there on your own Remember, what is real and what we dream is love alone. Keep the laughter in your eyes Soon, your long awaited prize Well forget about our sorrow And think about a brighter day 'Cause life is beautiful that way
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