domenica 29 marzo 2009

Lettera ad un figlio di Rudyard Kipling

Se puoi vedere distrutto il lavoro di tuttta la tua vita e senza dire una parola ricominciare, se puoi perdere i guadagni di cento partite senza un gesto e senza un sospiro di rammarico, se puoi essere un amante perfetto senza che l'amore ti renda pazzo, se puoi essere forte senza cessare di essere tenero e sentendoti odiato non odiare, pure lottando e difendendoti. Se tu sai meditare, osservare, conoscere, senza essere uno scettico o un demolitore, sognare senza che il sogno diventi il tuo padrone, pensare senza essere soltanto un pensatore, se puoi essere sempre coraggioso e mai imprudente, se tu sai essere buono e saggio senza diventare nè moralista, nè pedante. Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta e ricevere i due mentitori con fronte eguale, se puoi conservare il tuo coraggio e il tuo sangue freddo quando tutti lo perdono. Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria saranno per sempre tuoi sommessi schiavi e, ciò che vale meglio dei Re e della Gloria, Tu sarai un uomo.
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