domenica 5 aprile 2009

Tristezze della Luna di Charles Baudelaire

Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera: come una bella donna su guanciali profondi, che carezzi con mano disattenta e leggera prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi, lei su un serico dorso di molli aeree nevi moribonda s'estenua in perduti languori, con gli occhi seguitando la apparizioni lievi che sbocciano nel cielo come candidi fiori. Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta nottambulo raccatta con mistico fervore nel cavo della mano quella pallida lacrima iridescente come scheggia d'opale. e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.
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