lunedì 15 marzo 2010

Good Morning...World!!! Lunedì 15 Marzo 2010


Nicolò Carosio (Palermo, 15 marzo 1907 – Milano, 27 settembre 1984) è stato un giornalista e cronista radiotelevisivo italiano, per oltre trent'anni voce delle cronache della Nazionale italiana di calcio.

Inaugurò per la Eiar le radiocronache del campionato del mondo 1934 di calcio, che l'Italia padrona di casa vinse; a seguire, fu la voce della Nazionale di calcio alle Olimpiadi di Berlino nel 1936 e al campionato del mondo 1938 in Francia. In televisione nel 1954, anno dell'inizio ufficiale delle trasmissioni, divenne famoso per il suo «quasi goal» che corredava un'azione da gioco conclusa di poco fuori dallo specchio della porta. Fu la voce anche al campionato del mondo 1966 in Inghilterra, poi, dopo la parentesi di Nando Martellini che seguì l'Italia vittoriosa alcampionato d'Europa 1968 (Carosio commento' la prima finale, Martellini la seconda), riprese il microfono in occasione del campionato del mondo 1970 in Messico.

Durante Italia - Israele (0-0) del girone eliminatorio, su segnalazione del guardalinee etiope Seyoum Tarekegn l'arbitro dell'incontro annullò due goal italiani apparentemente regolari. A seguito di ciò, a Carosio fu attribuita all'epoca un'espressione denigratoria nei confronti di Tarekegn («Ma cosa vuole quel negraccio?») che provocò una protesta ufficiale del governo dell'Etiopia tramite il suo ambasciatore a Roma e la sostituzione, per la telecronaca successiva dei quarti di finale contro il Messico, con Nando Martellini; in realtà, come si scoprì solo molti anni dopo, Carosio non fece mai alcuna affermazione di stampo razzistico nei confronti di Seyoum Tarekegn e la videoregistrazione della telecronaca, ritrasmessa dalla Domenica Sportiva del 31 maggio 2009, lo testimonia.

Pensionato dal 1971, con l'avvento dell'emittenza privata si dedicò sporadicamente al commento di incontri di campionato per l'utenza locale. Nel film L'arbitro apparve anche nella parte di se stesso, usando una fraseologia tipica dei suoi commenti reali. Curò a lungo anche una rubrica sul settimanale a fumetti Topolino (Vi parla Nicolò Carosio). Nel centenario della nascita, il 15 marzo 2007, le poste italiane dedicarono un francobollo alla sua memoria.



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