Lucio Dalla
Due dita sotto il cielo
da "Il contrario di me"
anno 2007
Estate
mi ricordo i primi viaggi fatti in treno
il vento in faccia le ore al finestrino
le sdraio colorate e l'odore che fa il mare
non vuol ritornare
i muri sporchi i nomi e le stazioni
l'acqua fresca e le corse alle fontane
la puzza della notte nei vagoni
con l'odore del mangiare
ma soprattutto il mare
la gente sulle spiaggie
il profumo sensuale
della pelle sotto il sole
le lentiggini sul muso
le palline sulla fronte di sudore
a quindici anni mi sembrava di volare
e che potevo scegliere
se vivere o morire
tanto è uguale
l'importante ah capire
dove vive la mia testa col mio corpo
potevammo andare
dicevo a tutti io vivrò
due dita sotto il cielo
a quindici anni questo era il mio pensiero
invece
cercavo solo due occhi neri da guardare
un'altra mano
con le sue dita che mi venissero a cercare
con la sua testa sulla mia spalla
stare in silenzio e non parlare
ed ascoltare il mare
e in quel silenzio sentire battere il mio cuore
solo il mio cuore
e nel bagnasciuga sentirlo naufragare
estate
mi vieni ancora a cercare
levami da dosso quel colore
quel grigio umido sapore
che il tempo ci vorrebbe dare
estate
portami fresco vita e amore
che io lo voglio respirare
vale la pena anche morire
se ancora io lo sentirò
due dita sotto il cielo
a bocca aperta il tuo respiro
ad occhi chiusi tu distesa
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