«Cercasi tre coppie che si amano ma vivono separate a più di 250 km di distanza, con uno dei due membri residente nei dintorni di Edimburgo».
Questo è lo strano annuncio comparso sul sito web di Distance Lab, un laboratorio di ricerca situato nella contea di Moray, in Scozia, specializzato in soluzioni tecnologiche e molto creative per la comunicazione a distanza.
Le tre coppie testeranno la funzionalità di un nuovo sistema per coccolarsi basato su anelli che proiettano un fascio di luce che accarezza il partner rimasto solo a centinaia di chilometri di lontananza.
Il sistema di comunicazione intima a distanza, battezzato Mutsugoto, funziona grazie due anelli da indossare e due schermi da collocare sopra il letto: un anello indossato dal mittente proietta la luce su uno schermo che la cattura e la riflette sul letto (o sul corpo) del mittente; contemporaneamente la luce viene trasmessa anche a uno schermo analogo posizionato nella stanza del ricevente che a sua volta la proietta sul letto sottostante.
Il risultato è un fascio di luce che si disegna magicamente sulle lenzuola, le proprie e quelle del partner. Quando le effusioni da remoto si incrociano le intersezioni cambiano colore. Potremmo dire che i fasci di luce «si emozionano».