da Panorama
Linee telefoniche interrotte, negozi chiusi, bancomat inattivi: impossibile nei giorni del terremoto ricaricare il telefonino e quindi difficile per moltissime persone che vivono nelle zone colpite comunicare coi propri cari. Nelle emergenze il telefono diventa indispendabile, ma come fare se il credito è a zero o a pochi centesimi? Il problema, banale e importante, se l’è posto Wind che per la prima volta in Italia ha accreditato 5 euro ai propri clienti che si trovavano all’Aquila e provincia. La good news in un momento tanto drammatico ha raggiunto gli abbonati (sono circa 60 mila) nella giornata di ieri sotto forma di un sms che recitava più o meno così: “Gentile cliente, in questa situazione di difficoltà ti accreditiamo gratuitamente 5 euro che potrai spendere per qualunque tipo di telefonata”. Molti di loro hanno chiamato il call center della compagnia, rigraziando in lacrime gli operatori. E spiegando che in effetti erano rimasti isolati e non sapevano come fare a ricaricare il cellulare. L’idea di Wind deve aver fatto scattare una forma di “concorrenza buona”. Dopo poche ore infatti anche Telecom si è attivata, raddoppiando la ricarica gratuita e arrivando a 10 euro. Ma soprattutto raggiungendo una fetta molto più grande di popolazioe: gli abbonati Telecom nelle zone colpite dal terremoto superano i 250 mila. Chissà che questa àncora di salvezza, immediata e tangibile, a chi si è ritrovato (tra l’altro) senza la possibilità di comunicare non diventi un precedente da imitare in tutti i contesti di bisogno.