Che in Italia la categoria dei sismologi sia veramente importante, il recentissimo dramma dell'Abruzzo ce lo ha sottolineato con forza.
Appena è scattato l'allarme all'Aquila i sismologi dell'Ingv sono stati subito coinvolti: c'è chi è partito immediatamente dopo la scossa delle 3,32 del 6 aprile per installare la rete di monitoraggio, e chi ha lavorato in sede.
Ora sono tutti a disposizione, anche oltre l'orario di lavoro per fronteggiare l'emergenza. L'Ingv esegue infatti il monitoraggio sismico e vulcanico dell'Italia 24 ore su 24 e per 365 giorni all'anno e fornisce alla Protezione civile servizi e consulenza...
Eppure sono molti i sismologi che rischiano di perdere il posto di lavoro: esattamente i 400 precari dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per effetto della legge Brunetta.
Un numero esorbitante non solo di per sè ma anche tenuto conto che in totale i dipendenti dell'Ingv sono 1.000: ben il 40% dunque verrebbe spazzato via se il decreto passasse.
Fonte: GuidaSicilia.it
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