Il Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi ha respinto il ricorso della scuderia di Maranello contro il nuovo regolamento che la Federazione Internazionale dell’Automobile vuole introdurre per il campionato mondiale di Formula 1 a partire dal 2010.
La Ferrari chiedeva un’ingiunzione per bloccare l’entrata in vigore del regolamento che, tra le altre cose, impone un tetto di 44 milioni di euro al budget delle scuderie che comporterà forti restrizioni regolamentari ai team che dovessero superarlo contro la totale liberà della squadre che rispetteranno il limite.
Oltre alla Ferrari, anche Renault, Toyota e Red Bull potrebbero lasciare il circus in mancanza di accordo con la Fia. «Non ci sono danni imminenti da prevenire o evidenti illeciti da bloccare», ha spiegato il giudice Gondrand de Robert, respingendo la sospensiva d’urgenza richiesta dalla Ferrari.
Pur ammettendo l’esistenza del diritto di veto della scuderia di Maranello, il tribunale ha ritenuto che questo sarebbe dovuto essere esercitato nelle riunioni del consiglio mondiale della Fia del 17 marzo e 29 ottobre. Sarà all’interno dello sport, con le trattative tra la Fia e la Fota, l’associazione dei team, che la disputà dovrà essere risolta.
Anche se la scadenza per le iscrizioni è vicinissima (29 maggio) e da parte della federazione non sembra esserci grande volontà di raggiungere un compromesso. Dopo il verdetto, infatti, il presidente Max Mosley non ha perso l’occasione di bacchettare il Cavallino.
«Nessun concorrente dovrebbe mettere il proprio interesse al di sopra di quelli dello sport in cui compete. La Fia, i team e i nostri partner commerciali continueranno a lavorare per garantire il benessere della Formula 1 nel 2010 e oltre», ha detto il numero uno della Fia.
La Ferrari, dalla sua, ha reagito al verdetto spiegando di «valutare la possibilità di proseguire nell`azione legale intrapresa» e ribadendo, in mancanza di accordo con la Fia l’intenzione di non iscrivere le proprie vetture al Mondiale del prossimo anno.
In conclusione, la Ferrari ribadisce l’intenzione di non partecipare al prossimo Mondiale, se il regolamento non dovesse essere rivisto.
«Se non fosse possibile trovare un accordo fra tutte le parti coinvolte, secondo quanto deciso dal Consiglio d`Amministrazione del 12 maggio scorso la Ferrari non procederà all’iscrizione delle proprie monoposto ad una competizione che vedrebbe, con lo scenario attualmente in vigore, venir meno quelle caratteristiche che hanno reso la Formula 1 la massima espressione dello sport automobilistico e quelle ragioni che hanno portato alla partecipazione ininterrotta sin dal 1950 della Casa di Maranello. In tal caso, - conclude la nota - la Ferrari continuerà a competere in gare consone al calibro del marchio e adeguate al suo livello di innovazione e ricerca tecnologica».
Fonte : La Stampa