Il 22 giugno è il 173° giorno del Calendario Gregoriano. Mancano 192 giorni alla fine dell'anno.
IL SOLE sorge 05:34 tramonta 20:46 Durata del giorno 15:12
LA LUNA sorge 01:01 tramonta 13:47
Accadde oggi:
776 - a.C.: si inaugura a Olimpia la prima edizione dei giochi olimpici.
1846 - Adolphe Sax brevetta il Saxofono
1926 - Viene allestito il Vittoriale degli Italiani.
1944 - Le truppe naziste uccidono 40 innocenti a Gubbio, che vengono ricordati come i 40 Martiri
1948 - Viene scoperta da un gruppo di scienziati statunitensi la vitamina B12.
1948 - In Italia è proclamata l'amnistia per i reati compiuti dai fascisti, gesto che segna la riconciliazione nazionale.
1956 - Un gruppo di scienziati dell'Università di Los Alamos, nel New Mexico, scopre il neutrino.
1976 - Il Parlamento Canadese abolisce la pena di morte
1983 - Scompare in circostanze misteriose Emanuela Orlandi
Nati oggi:
1805 - Giuseppe Mazzini, patriota e politico italiano († 1872)
1906 - Billy Wilder, regista e sceneggiatore statunitense († 2002)
1949 - Meryl Streep, attrice statunitense
1953 - Paolo Rossi, attore e cantautore italiano
1962 - Jo Squillo, cantautrice e conduttrice televisiva italiana
1964 - Dan Brown, scrittore statunitense
1966 - Emmanuelle Seigner, attrice e modella francese
La Frase del giorno:
Il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice. ~Charles Bukowski~
Segno zodiacale del mese :
Cancro (22 Giugno - 22 Luglio). l carattere del Cancro si presenta di difficile lettura e in qualche caso anche di difficile sopportazione. Forse la causa sta proprio in quel benedetto guscio in cui si rinchiude per stare tranquillo, ma se verrà "aperto" con delicatezza, vi si troverà tanta sensibilità, comprensione, gentilezza e grazia.
Pianeta Luna - Colore bianco - Giorno lunedì - pietra perla - metallo argento - profumo lillà.
Teniamoci in forma:
Il personaggio del giorno:
Paolo Rossi (Monfalcone, 22 giugno 1953) è un attore, cantautore e comico italiano.
La cosa più importante che mi è capitata nella mia carriera di attore è stata quella di avere avuto la fortuna di incontrare grandi maestri. Parlo di Dario Fo, Giorgio Gaber, Carlo Cecchi, Enzo Jannacci e altri che mi hanno aiutato e guidato agli inizi. In questo mestiere gli incontri sono fondamentali. Avendo avuto io questa fortuna, ritengo che sia mio dovere, nei limiti del possibile, incontrare giovani attori, ascoltarli, cercare di scoprire se nelle cose che fanno ci sono i segni di qualcosa di utile, uno spunto per una crescita futura. Quando Giulio Cavalli mi ha inviato la prima bozza del suo Kabum! ho subito accettato di incontrarlo, e poi di occuparmi della supervisione artistica del suo spettacolo. Questo per diversi motivi. Intanto perché questo spettacolo è stato concepito con una tecnica – quella del gramelot – che mi ha riportato al tempo della mia collaborazione con Dario Fo, che di questa tecnica è l'indiscusso maestro. Poi perché Kabum! è un testo incentrato sulla memoria, come tanta parte del mio lavoro. Lavorare sulla memoria è uno dei compiti del teatro. Ricordare è un modo di cercare di immaginare il futuro, recuperare il passato anche per vedere il mondo con occhi diversi, lontano dall'omologazione di tanta TV di oggi. Perché oggi c'è l'Italia della televisione e c'è un'altra Italia, che non si arrende al rincoglionimento generale, come anche questo spettacolo di Giulio Cavalli dimostra. Per me dare una mano ai giovani significa anche fare il possibile per impedire che il teatro italiano perda un'intera generazione. Perché non c'è solo la censura dichiarata, esplicita. C'è anche la censura che deriva dai tagli governativi dei contributi alla cultura, che rischiano di azzerare le possibilità di crescita e di sperimentazione di una nuova generazione di attori e di autori.