Ricordate la Charlotte? Non parliamo di una sofisticata donna francese, bensì della bontà di quel gelato artigianale, preferibilmente alla frutta, riposto tra due croccanti cialde che, nel periodo post- bellico, i venditori ambulanti, con i loro caratteristici carrettini, erano soliti vendere al prezzo modico di dieci lire per alleviare la gente da quella insopportabile calura estiva che colpiva un’Italia ancora poverissima.
Il gelato, riposto allora nei contenitori a freddo colmi di ghiaccio, non era altro che una copia, seppure diversa, della charlotte francese farcita con la crema pasticcera i cui lati erano preparati con un impasto simile al pan di spagna. La Charlotte francese si tramutò in “challotta” siciliana. Far rivivere la tradizione della produzione della gelateria artigianale, genuina,”dei vecchi tempi”, è stata l’ultima scommessa di Franco Giglio, noto imprenditore e ristoratore della città, che ha lanciato una singolare iniziativa: “una charlotte a 10 Lire”.
Fonte : Sicilia Informazioni