Dalila Di Lazzaro (Udine, 29 gennaio 1953) è una modella e attrice italiana.
Dalila Di Lazzaro comincia la propria carriera nel mondo dello spettacolo, come indossatrice e modella per diversi stilisti. Nel 1972 debutta al cinema nello spaghetti western Si può fare... amigo di Maurizio Lucidi con lo pseudonimo di Dalila Di Lamar. Seguono numerose pellicole in ruoli minori, fino al 1974 quando recita in Il mostro è in tavola... barone Frankenstein di Paul Morrissey, avendola fortemente voluta il produttore Andy Warhol. Dopo essere stata definitivamente lanciata da Alberto Lattuada in Oh, Serafina! (1976), grazie alla sua bellezza altera, la Di Lazzaro verrà scelta principalmente per il ruolo della femme fatale. Dal 1991, in seguito alla morte del figlio Christian di 22 anni in un incidente stradale, la Di Lazzaro si allontana dalle scene. Negli anni successivi l'attrice sarà vittima di dolore fisico cronico, dovuto ad un colpo alla testa, che la costringerà a rimanere immobile per lungo tempo. Soltanto negli ultimi anni Dalila Di Lazzaro ha cominciato a riapparire in televisione, trovando anche una nuova via di comunicazione con il pubblico attraverso la scrittura: nel 2006 ha pubblicato il suo primo libro Il mio cielo, cui è seguito nel 2008 L'angelo della mia vita, dedicato al figlio, e nell'ottobre 2009 Toccami il cuore, tutti editi da Piemme.