Ieri ci ha lasciato Sergio Bonelli uno dei più grandi fumettisti italiani.
Sergio era nato a Milano il 2 dicembre 1932. Figlio di Gian Luigi Bonelli (creatore di Tex e fondatore della casa editrice Audace), e di Tea Bonelli, che dal 1946 ha preso le redini della casa editrice dell'ex marito, entra giovanissimo nel mondo del fumetto e dell'editoria.
Nel 1957 prende in mano la casa editrice Cepim, la futura Sergio Bonelli Editore, subentrando nella direzione alla madre Tea.
Intraprende anche la strada della sceneggiatura con lo pseudonimo di Guido Nolitta, scelto per evitare di essere confuso con il padre.
Nel 1961 crea uno dei più grandi successi della casa editrice: Zagor, personaggio "ibrido" tra Tarzan e il western, con forti incursioni nel fantastico, grazie al quale Bonelli può dar sfogo a tutta la sua passione per il genere avventuroso in tutti i suoi aspetti.
Nel 1975, darà vita a quello che considererà sempre il suo figlio prediletto: Mister No uno scanzonato ex soldato statunitense che vive nella Manaus degli anni cinquanta.
È anche il primo sceneggiatore a sostituire suo padre sulle pagine di Tex dove esordisce con la storia dal titolo Caccia all'uomo disegnata da Fernando Fusco e pubblicata sul numero 183 del 1976.
I crescenti impegni in veste di editore lo costrinsero tuttavia a ridurre drasticamente la sua attività di autore, interrompendo la scrittura delle sceneggiature di Zagor nel 1982 e riservandosi di scrivere ancora le storie di Mister No fino al 1995.
Dopo vari anni di inattività come scrittore, è tornato alla macchina da scrivere in occasione dell'ultima avventura di Mister No: è stato infatti lui a dare l'addio al personaggio che più ha amato.