Un’occasione per bere un vino buono, biologico, che gode di un gusto che va oltre il suo eccellente sapore e che dalla gola arriva alla mente.
E’ il piacere di assaggiare un prodotto figlio della legalità, sottratto alle mani sporche di Cosa nostra. Un ideale profondo, quello del riscatto delle terre siciliane, racchiuso nel titolo dell’etichetta “Centopassi”.
I vini prodotti a Corleone saranno protagonisti il 29 maggio di un incontro d’eccezione, quello con il maialino nero dei Nebrodi. A Piana degli Albanesi nell’agriturismo Portella della Ginestra il salame, il prosciutto, la salsiccia e altre specialità affinate da più di vent’anni dalla famiglia di allevatori Agostino, si sposeranno con il Nero d’Avola “Argille di Tagghia Via”, dedicato al ricordo di Peppino Impastato.
Un abbinamento particolare, insolito sarà invece quello tra gli affettati e un bianco forte il Grillo “Rocce di Pietra Longa”, prodotto in memoria di Nicolò Azoti il sindacalista di Baucina assassinato da Cosa nostra. Proposte che evocano l’anima dell’Alto Belice corleonese, che oggi ha voglia di voltare pagina.
Fonte : Siciliainformazioni