Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
senza apparir però troppo buono o troppo saggio;
se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;
se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
a perdere e a ricominciar tutto daccapo,
senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
e a tener duro quando niente più resta in te
tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro!";
se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!
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Joseph Rudyard Kipling nasce nel 1865 a Bombay, in India, da genitori inglesi. La sua infanzia fu sommariamente infelice. A sei anni è mandato, con la sorella, a studiare in Inghilterra presso scuole di rigida tradizione puritana, affinché avesse una "corretta educazione inglese".
Viene così affidato ad una coppia di Southsea, un Comandante di Marina in pensione e la moglie. Allora si usava così, ma l'essere staccato dai genitori in tenera età, apre in Kipling una ferita che non si sarebbe mai più rimarginata: non è quindi un caso se nella sua narrativa si ritrovano spesso storie di bambini abbandonati. Inoltre, le torture fisiche e mentali inflitte dai due mal scelti tutori, ne compromettono definitivamente la salute e la vista.
Nel 1882 torna in India e pubblica la sua prima collezione di racconti, «Plain Tales from the Hills», che riceve subito un successo straordinario. Nei suoi racconti indiani l'India è molto di più di un ambiente reale o di un riflesso di una situazione storica oggettiva. Di volta in volta essa si fa infatti tramite per una dislocazione in un altro tempo, o in un mito, assumendo così una ben precisa funzione ideologica.
Così è anche nel romanzo «Kim», dove la visione indiana della vita si configura come fuga nello spirituale dal Grande Gioco della Politica e dello spionaggio occidentale, mentre nei due «Jungle Books» - certamente la sua opera più nota e di maggior successo - la Natura selvaggia viene addomesticata proiettandovi all'interno le leggi e le regole sociali della cultura vittoriana, e gli animali, coi loro difetti e le loro virtù, diventano campioni di Umanità.
Da queste idee sarebbe poi nata, ad opera di un lettore entusiasta di Kipling - il Generale lord Baden-Powell - l'organizzazione internazionale dei boy-scouts. La popolarità di Kipling diviene enorme, sarà uno degli autori più pagati della sua epoca, letto come nessun altro, ascoltato e venerato come un oracolo!
Nel 1907 gli viene conferito il premio Nobel per la Letteratura per l'opera più segnalata d'indirizzo idealistico. La tragedia della Prima Guerra Mondiale, nella quale perde la vita l'unico figlio maschio dello scrittore, appena diciottenne, e la lunga e sofferente malattia che accompagnerà l'autore fino alla morte, precipitano però Kipling nella sua ultima e più tetra stagione narrativa.
Muore a Londra nel 1936 e viene sepolto nell'Abbazia di Westminster, fra i Grandi d'Inghilterra. Nel 1894 due città del Michigan venivano battezzate, in suo onore, una «Kipling», l'altra «Rudyard»