Dalla Repubblica di oggi:
A Villa Sofia, per esempio, l´unico numero fornito dal centralino per effettuare la prenotazione risulta alternativamente occupato oppure libero ma non risponde nessuno. Dopo un centinaio di prove circa una voce di donna dice che ci sono almeno quattro mesi per la prima data libera e non c´è alcun modo per anticipare. Al Cervello è più facile mettersi in contatto con il Centro unico di prenotazione, peraltro attivo già da qualche anno: qui però le date più vicine sono riservate ai pazienti già in cura con qualche medico dell´ospedale. Altrimenti, passerà qualche mese, nei casi peggiori anche otto, prima di potere essere visitati o di fare un´ecografia.
Al Civico c´è una sorta di centro di prenotazione che però funziona solo per determinate branche, per altre è necessario farsi dare un altro numero telefonico e chiamare direttamente in reparto. Al Policlinico è stato invece presentato ieri il nuovo Centro unico di prenotazione, ma fino a gennaio sarà in una fase sperimentale. Fino ad ora le prenotazioni per le visite avvenivano ognuna al reparto di competenza, e ognuna ad un orario differente, ma da ieri già qualcuno al centralino suggerisce di effettuare il nuovo numero o di controllare online «che forse già si può prenotare dal sito». In realtà, ancora non si può.
Per arrivare a un Centro unico di prenotazione regionale e limitare così le attese, sarebbe necessario che le singole aziende e poi la provincia si dotassero di un proprio centro di prenotazione. In questa direzione a luglio dell´anno scorso l´assessore Massimo Russo aveva emanato un decreto in cui si intimava alle varie aziende sanitarie di presentare entro un mese un piano di contenimento delle liste d´attesa, pena una valutazione negativa ai fini della riconferma dell´incarico per i direttori generali. Ancora, incontrando a settembre dell´anno scorso i vertici delle società informatiche della Regione (Sicilia-e-Innovazione e Sicilia-e-servizi), l´assessore alla Sanità aveva espresso l´esigenza di realizzare in tempi rapidissimi il Centro unico di prenotazione, «per risolvere - diceva - i problemi legati alle liste d´attesa che creano forti disagi ai cittadini». Infine, esattamente un anno fa scadevano i termini per la presentazione di un progetto di Centro unico di prenotazione provinciale da parte delle aziende sanitarie riunite. Cosa che non è avvenuta, anche se dall´assessorato fanno sapere che «i tecnici stanno lavorando».