domenica 9 novembre 2008

La Notte nell'isola di Pablo Neruda






Tutta la notte ho dormito con te vicino al mare, nell'isola. 
Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno, tra il fuoco e l'acqua. 
 Forse assai tardi i nostri sogni si unirono, nell'alto o nel profondo, 
in alto come rami che muove uno stesso vento, 
in basso come rosse radici che si toccano. 
 Forse il tuo sogno si separò dal mio e per il mare oscuro mi cercava, 
come prima, quando ancora non esistevi, 
quando senza scorgerti navigai al tuo fianco 
e i tuoi occhi cercavano ciò che ora - pane, vino, amore e collera - 
ti do a mani piene, perché tu sei la coppa che attendeva i doni della mia vita. 
 Ho dormito con te tutta la notte, 
mentre l'oscura terra gira con vivi e con morti, 
e svegliandomi d'improvviso in mezzo all'ombra il mio braccio circondava la tua cintura. 
Né la notte né il sonno poterono separarci. 
 Ho dormito con te e svegliandomi la tua bocca uscita dal sonno 
mi diede il sapore di terra, d'acqua marina, di alghe, 
del fondo della tua vita, e ricevetti il tuo bacio bagnato dall'aurora, 
come se mi giungesse dal mare che ci circonda.

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