lunedì 23 febbraio 2009

Venezia l'arte passa dalla Coca Cola

Vi ricordate quando scrissi che a Lucca era vietato il cibo straniero e non toscano? Il tutto mascherato da iniziativa per salvaguardare la cucina toscana ma secondo me un modo poco elegante per fare andare via gli stranieri. A Venezia invece lo straniero è ben visto. Non tutti gli stranieri sono uguali. In questo caso è americano. La Coca Cola, per 5 anni, potrà piazzare ovunque distributori automatici di lattine, tramezzini, snack e panini. In cambio darà 2 milioni e 100 mila euro al Comune di Venezia. La Sopraintendenza sembra non intenzionata ad opporsi. Saranno dati anche 400 mila euro alla Oltrex, la società veneziana che gestisce la sponsorizzazione. Le macchinette saranno messe ovunque. Anche a piazza San Marco. Al Comune assicurano che saranno posizionate in modo da non arrecare disturbo. Ma Venezia è arte. Quindi è impossibile che questo non sia da considerarsi scempio.  Il Sindaco Cacciari si difende "La crisi c’è, dobbiamo arrangiarci e saperci vendere". E cosi a Venezia tutto è business. Compreso fare pipì perchè si pagano 3 euro.   Prima o poi Cacciari venderà Venezia a qualcuno come la famosa truffa della Fontana di Trevi nel film di Totò. Adesso hai voglia di fare pipi con tutta la Coca Cola che si berranno i turisti.
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