L'Aquila, 19 apr. (Apcom) - L'Aquila sarà ricostruita, ma non a spese degli italiani perchè il Governo non introdurrà nuove tasse. Il premier Silvio Berlusconi vola in Abruzzo per la settima volta in 13 giorni e nella tendopoli di Pianola annuncia che il Governo varerà venerdì prossimo, in un Consiglio dei ministri all'Aquila, il piano per la ricostruzione.
Ma Berlusconi apre anche un altro fronte, confessando forti dubbi sulla possibilità che ci siano state responsabilità dei costruttori alla base dei numerosi crolli: "Non credo che un costruttore risparmi sulle strutture, sarebbe un pazzo o un criminale, è così incredibile che non ci credo". In ogni caso se ci sono responsabilità "saranno accertate", ma queste responsabilità fanno capo alle amministrazioni locali "che non sono della mia parte politica".
Lo Stato ricostruirà "il cento per cento delle case lesionate o distrutte", è la promessa di Berlusconi, e i fondi per il 'Decreto per l'Abruzzo' "sono già stati individuati": il provvedimento sarà varato venerdì prossimo nella riunione di Governo che si terrà all'Aquila. "Ma nessuna nuova tassa", è l'impegno del presidente del Consiglio, perchè "questa è la nostra filosofia".
Poi aggiunge: "Ben vengano le inchieste, ma per favore non perdiamo tempo, impieghiamo il nostro tempo nella ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono successe. Se qualcuno è colpevole, pagherà: ma per favore non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste". Infine non risparmia una battuta sui pm: "Mio padre diceva 'se uno nasce con l'intenzione di fare del male ha tre scelte: o fa il delinquente, o fa il pm, o il dentista, ma il dentista si è emancipato con l'anestesia'".