giovedì 2 luglio 2009

Aumento delle tariffe postali e commercio elettronico in tilt.

Le Poste ritoccano i prezzi per le raccomandate e le assicurate per l'Italia e l'estero. La manovra, contenuta in un decreto ministeriale, aumenta pesantemente le tariffe, ben oltre il tasso d'inflazione. Un esempio? Per spedire una raccomandata da 1,5 chilogrammi in Svizzera sarà necessario sborsare 19 euro contro i 12 di qualche giorno fa. L'azienda si giustifica: è il primo adeguamento su questi prodotti dal 2003 e mantiene comunque le tariffe di Poste Italiane al di sotto della media Ue.
La raccomandata per l'interno "retail" ovvero "al minuto" che pesa fino a 20 grammi, ad esempio, passa da 2,80 a 3,30 euro; per un plico dal peso di 30 grammi non si pagherà più 3,20 euro, ma 4,40; idem per uno da 60 per cui toccherà sborsare 4,75 euro, invece dei vecchi 3,25. Un adeguamento dei prezzi anche del 45 per cento. Aumenti consistenti anche sull'invio delle raccomandate all'estero. Una raccomandata da 1 a 2 chilogrammi destinazione Australia una settimana fa costava 24,50 euro, adesso ben 34 (con un rincaro del 40%).
Sgomento e rabbia sulle pagine italiane del sito di commercio elettronico più famoso del mondo: eBay. Le tariffe di vendita, infatti, tengono conto delle spese di spedizione. Utenti non informati non hanno avuto il tempo di rivedere al rialzo i loro prezzi e così nel compra-vendi della rete ci hanno perso. Alcuni arrivano addirittura ad ipotizzare il funerale della loro attività
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