A due passi da piazza Navona, tra via Zanardelli e piazza Sant'Apollinare, c'è il ristorante più caro d'Italia. Anzi c'era fin dal 1860, perché da ieri è stato chiuso dopo l'intervento della Asl.
Si chiama "Al passetto" ed è meta di moltissimi turisti che visitano il centro di Roma. Ma due di loro, giapponesi, prima hanno pagato un conto esosissimo e poi si sono ribellati (giustamente) mostrando uno scontrino da 695 euro. In realtà il pranzo era costato "solo" 595 euro, ma qualcuno del ristorante aveva pensato bene di aggiungerci altri 100 euro di mancia.
I gestori del Passetto hanno sostenuto che il conto era più che giustificato, perché i loro clienti avevano mangiato "di tutto e di più", ma la versione dei "taglieggiati" è molto diversa: "Ci hanno detto di lasciar fare a loro per il menù".
La protesta dei due turisti ha fatto scattare subito alcuni controlli. Non quelli della Guardia di finanza (almeno fino a ieri), ma quelli della Asl competente, che ha riscontrato nel ristorante "gravi carenze igieniche" e lo ha chiuso immediatamente d'ufficio.
Immediato l'intervento anche del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che - andando al di là delle sue competenze, ma assecondando gli interessi di una città che deve moltissimo al turismo internazionale - ha auspicato che il Passetto" non riapra mai più.
Fonte : Il Salvagente
