Il 30 novembre è il 334° giorno del Calendario Gregoriano. Mancano 31 giorni alla fine dell'anno.
~Accadde oggi ~
1872 - La prima partita internazionale di calcio si svolge ad Hamilton Crescent, in Scozia
1886 - Le Folies Bergère mettono in scena il loro primo spettacolo
1954 - A Sylacauga, in Alabama, un meteorite di quasi 4 kg, dopo aver perforato il tetto dell'abitazione, entra nel salotto di Elizabeth Hodges, colpendola dopo aver rimbalzato sulla radio (questo è l'unico caso accertato di una persona colpita da un oggetto "extraterrestre")
1979 - I Pink Floyd pubblicano la loro opera rock The Wall
~Nati oggi~
1831 - Ippolito Nievo, scrittore e patriota italiano († 1861)
1835 - Mark Twain, scrittore e umorista statunitense († 1910)
1874 - Winston Churchill, politico e scrittore britannico († 1965)
1906 - John Dickson Carr, scrittore statunitense († 1977)
1928 - Enzo Tortora, giornalista e conduttore radiofonico italiano († 1988)
1931 - Elsa Martinelli, attrice cinematografica italiana
1964 - Fabio Fazio, conduttore televisivo italiano
~Il Personaggio del giorno~
« Io sono qui anche per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti e sono troppi; sarò qui, resterò qui anche per loro. »
(Enzo Tortora, 20 febbraio 1987)
Enzo Tortora (Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988) è stato un giornalista, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e politico italiano. È stato deputato per il Partito Radicale al Parlamento Europeo, candidatura arrivatagli in segno di sostegno per una clamorosa vicenda giudiziaria dalla quale è uscito completamente riabilitato pochi mesi prima di morire.
La carriera di Tortora viene bruscamente interrotta il 17 giugno 1983, quando viene arrestato con l'accusa di associazione per delinquere di stampo camorristico dalla Procura di Napoli.Le accuse si basano sulle dichiarazioni dei pregiudicati Giovanni Pandico, Giovanni Melluso detto "Gianni il bello", Pasquale Barra, noto come assassino di galeotti quand'era detenuto e per aver tagliato la gola, squarciato il petto e addentato il cuore di Francis Turatello, uno dei vertici della malavita milanese; infine altri 8 imputati nel processo alla cosiddetta Nuova Camorra Organizzata, tra cui Michelangelo D'Agostino pluriomicida, detto "Killer dei cento giorni", accusano Tortora. A queste accuse si aggiungeranno quelle, rivelatesi anch'esse in seguito false, del pittore Giuseppe Margutti, già pregiudicato per truffa e calunnia, e di sua moglie Rosalba Castellini, i quali dichiareranno di aver visto Tortora spacciare droga negli studi di Antenna 3. L'accusa si basa, di fatto, unicamente su di un'agendina trovata nell'abitazione di un camorrista con su scritto a penna un nome che appare essere, all'inizio, quello di Tortora, con a fianco un numero di telefono; nome che, a una perizia calligrafica, risulterà non essere il suo, bensì quello di tale Tortona. Nemmeno il recapito telefonico risulterà appartenere al presentatore. Si stabilirà, per giunta, che l'unico contatto avuto da Tortora con Giovanni Pandico fu a motivo di alcuni centrini provenienti dal carcere in cui era detenuto lo stesso Pandico, centrini che erano stati indirizzati al presentatore perché venissero venduti all'asta del programma Portobello. La redazione di Portobello, oberata di materiale inviatole da tutta Italia, smarrisce i centrini ed Enzo Tortora scrive una lettera di scuse a Pandico. La vicenda si conclude poi con un assegno di rimborso del valore di 800.000 lire. In Pandico, schizofrenico e paranoico, crescono sentimenti di vendetta verso Tortora. Inizia a scrivergli delle lettere, che pian piano assumono carattere intimidatorio con scopo di estorsione. Nel giugno del 1984 Enzo Tortora viene eletto deputato al Parlamento Europeo nelle liste del Partito Radicale, che ne sosterrà le battaglie giudiziarie. Il 31 dicembre 1985 si dimette da europarlamentare e, rinunciando all'immunità parlamentare, resta agli arresti domiciliari. Il 15 settembre 1986 Enzo Tortora viene assolto con formula piena dalla Corte d'Appello di Napoli e i giudici smontano in tre parti le accuse rivolte dai camorristi, per i quali inizia un processo per calunnia: secondo i giudici, infatti, gli accusatori del presentatore - quelli legati a clan camorristici - hanno dichiarato il falso allo scopo di ottenere una riduzione della loro pena. Altri, invece, non legati all'ambiente carcerario, avevano il fine di trarre pubblicità dalla vicenda: era, questo, il caso del pittore Giuseppe Margutti, il quale mirava ad acquisire notorietà per vendere i propri quadri.Conclusa in anticipo, causa malattia, la conduzione del suo ultimo programma televisivo intitolato Giallo andato in onda nell'autunno 1987, Enzo Tortora muore la mattina del 18 maggio 1988 nella sua casa di Milano, stroncato da un tumore polmonare che molti hanno ritenuto di origine psicologica, cioè scatenato dall'enorme stress psicologico sofferto per le vicende giudiziarie.A Tortora è stata dedicata la Biblioteca Enzo Tortora a Roma e la Fondazione per la Giustizia Enzo Tortora, presieduta dalla compagna, Francesca Scopelliti.