Google vara un nuovo servizio. Si chiamerà "google instant". Durante la digitazione di una parola nella casella di ricerca, ci verranno proposti i risultati in tempo reale. In pratica, si tenterà di prevedere quale sarà la nostra ricerca. Si stima un risparmio di tempo tra i 2 e i 5 secondi. La teoria è interessante. La pratica è molto diversa. Credo che ognuno di voi, almeno una volta, ha cercato su internet qualche legge o norma. Google ci da come risposta centinaia di siti. Ma quale criterio segue nel proporci questi siti? Un algoritmo molto complesso che è direttamente proporzionale ai siti più frequentati. Capita quindi di essere indirizzati verso siti che, se è vero contengono quanto da noi cercato, però riportano la legge o la norma con un aggiornamento di 4-5 anni fa. Ma nel frattempo la legge è cambiata. E quindi siamo costretti a passare al secondo sito proposto. E cosi via fino a quando non avremo la nostra risposta "aggiornata". E' chiaro che all'utente poco importa se viene indirizzato in un sito famoso o sconosciuto. Questa "anomalia" nasce dal fatto che a Google e company interessa indirizzare gli utenti verso quei siti popolari che rendono bene in termini di pubblicità. Nessuno regala niente. E i colossi dell'Informatica raccolgono palate di miliardi ogni giorno con tutta la pubblicità che piazzano in questo mondo virtuale chiamato "Internet". Finché l'algoritmo di ricerca non prenderà in considerazione la data di quando è stato scritto un articolo, che Google mi faccia risparmiare 5 secondi nelle ricerche per poi farmene perdere 30, perché dovrò visitare decine di siti, mi sembra del tutto inutile il sistema "instant". Ma si sa il Dio Denaro fa sempre vittime.