Al settimanale "Novella 2000" Daniela Santanchè ha dichiarato di vivere in castità da circa un anno. Da quando si è separata dal suo compagno. E, cosa più importante, afferma che questo si può fare senza nessuna difficoltà.
Sono rimasto di sasso. Io pensavo che divorziare o comunque separarsi avrebbe comportato tutta una serie di problematiche. Ma non ho mai pensato che il problema peggiore è quello della castità.
Per esempio ci sono i figli. Con chi andranno a vivere? I figli vengono targati. I giorni pari a me i giorni dispari a te. I problemi economici. Siamo negli anni del precariato. Molto lavoro e poco stipendio. Sobbarcarsi una ex famiglia è sempre una difficile impresa.
Poi ci sono tutti i risvolti psicologici. L'abbandono. I sensi di colpa.
Forse, l'ultimo problema che pensa una donna che divorzia è proprio quello della castità.
Ma per l'onorevole Santanchè il discorso è diverso. Certamente lei non ha i problemi della gestione del figlio. Con tutti i privilegi di un onorevole non è difficile pensare che manchino aiuti. E poi ci sono le scuole private che fanno il resto. Studiare? No, basta pagare.
C'è da pulire la casa? Fare la spesa? Neanche per idea. Ci pensa la cameriera.
Ci sono problemi economici? Non credo che sia il caso della signora Santanchè.
Ed allora poverina togliendogli tutte le problematiche dei comuni mortali cosa resta? Ma certo!!! La castità. Quello si che è un sacrificio da far sapere pubblicamente nei giornali!!!.
Questa si che è notizia. Grazie Onorevole e grazie a Novella 2000
Mi sono chiesto... ma certuni ci sono o ci fanno?