Francesco Barbarani, il country manager di MySpace Italia, in una recente intervista al Corriere della Sera ha dichiarato:
“Sì, è vero: dal punto di vista di social network puro abbiamo qualcosa, e forse anche più di qualcosa, da invidiare a Facebook”. “Ci vedo più simili a Yahoo! o America Online. Basta solo considerare che facciamo parte dell’impero di Murdoch: dai giornali cartacei e online a Fox a Sky, possiamo contare su una quantità e una qualità di contenuti che definirei pazzeschi”
“Quindi è solo questione di tempo, poco, perché si arrivi a mettere in campo le nostre sinergie: MySpace diventerà quello che definisco un portale di nuova generazione, un sito anche di contenuti premium che offriremo ai nostri 150 milioni di utenti”.
“Abbiamo un lavoro da sviluppare con i nostri utenti, ma anche con le aziende. Perché, soprattutto in questo periodo di crisi, è interese delle aziende stesse creare “amicizie” con l’utente. Le aziende devono letteralmente flirtare con i clienti. È il concetto dei “Lovemarks”, un lavoro di marketing che inizia su MySpace e che arriva fino al signolo utente per fidelizzarlo”.
“Abbiamo un’attenzione maniacale per i nostri utenti, il nostro team qui in in Italia si preoccupa di scrivere ai nuovi utenti, ogni giorno rispondiamo sempre a tutti quelli che ci scrivono. Diciamo che non siamo “democratici” tra virgolette come Facebook, ma che ai nostri utenti vogliamo davvero bene”.
Permettetemi di fare alcune considerazioni:
Io ho frequentato myspace per due anni. Ho dovuto abbandonare perchè, secondo regole di myspace che non sono state rese note agli utenti, qualsiasi link che puntava all'esterno veniva bloccato. Una pagina di myspace avvisava gli utenti che poteva trattarsi di un caso di phishing, spam o virus.
Quindi non potevo fare pubblicità a questo blog che vive su piattaforma Google e che non ha niente a che vedere con lo spam.
E' inutile dire che ho scritto più volte a Myspace Italia e che non ho mai avuto risposte.
Adesso sono su Facebook che, malgrado sia molto un fenomeno di moda, sicuramente ha di suo una interattività ed una condivisione che in Myspace non è mai esistita.
E' infelice che Barbarani citi, nella sua intervista, una similitudine con Yahoo che è in un pediodo di crisi e continua a chiudere servizi e licenziare personale.
E' infelice parlare di servizi Premium che saranno a pagamento. Ed è una "licenza poetica" quando afferma che vengono date risposte a tutti gli utenti.
Ma è anche vero che è stato licenziato Chris DeWolfe, co-fondatore di Myspace, ed è stato assunto Owen Van Natta che è un ex di Facebook.
Questo entusiasmo ed ottimismo di Barbarani non lo condivido.
A prova di quanto scritto, basta fare un giretto su Myspace, in questi giorni. I link adesso sono permessi. Si sono accorti della loro "follia". E Myspace ha introdotto molte cose che sono state riprese da Facebook.
Una gestione migliore non avrebbe avuto come conseguenze il sorpasso di Facebook. Ma questo sarebbe stato l'eterno secondo.
Il successo va gestito e consolidato. Ed in una rete sociale gli utenti vanno ascoltati e non ignorati o boicottati.