- Gli investigatori, su delega della Procura della Repubblica de L'Aquila che conduce l'inchiesta sui crolli degli edifici pubblici e privati causati dal terremoto del 6 aprile scorso, hanno cominciato ad ascoltare i testimoni che nei mesi scorsi avevano manifestato, anche con esposti, dubbi sulla stabilità degli edifici nei quali risiedevano.
A quanto si apprende, sarebbero stati ascoltati 5-6 testimoni tra cui la giovane Carmela Tomassetti, la studentessa di Celano, che 4 giorni prima del crollo aveva denunciato «pericolose crepe» alla Casa dello studente di via XX Settembre, crollato con il terremoto, causando numerose vittime.
«Dobbiamo vedere se qualche manina, per motivi dolosi o colposi, ha contribuito a cagionare queste morti. Se uno ha sbagliato allora il reato è colposo, ma se uno ha rubato e non ha messo il ferro giusto nel pilastro, allora è doloso».
Così il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, confermando che le perizie sono in corso e che si stanno raccogliendo prove documentali e materiali per passare poi alla seconda fase dell'inchiesta, quella degli interrogatori.
«Abbiamo sequestrato 13 edifici - ha detto ancora Rossini - pensiamo che ce ne se saranno altri da sequestrare. I costruttori, intanto, stanno in attesa di vedere se li convocheremo o no. Ma ancora non abbiamo chiamato nessuno».
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