È morto oggi a Roma all'ospedale San Carlo di Nancy il cardiochirurgo Carlo Marcelletti. Secondo quanto si è appreso Marcelletti sarebbe stato colpito da un malore cardiaco questa mattina e sarebbe deceduto verso le 13 nell'ospedale romano. Il cardiochirurgo, nato a Maiolati Spontini in provincia di Ancona, avrebbe compiuto fra due mesi 65 anni.
Marcelletti dopo la laurea si è perfezionato in cardiochirurgia in Inghilterra e negli Stati Uniti. Dal 1972 al 1976 si è specializzato in cardiochirurgia pediatrica e chirurgia cardiovascolare negli Stati Uniti.
Nel 1978 ha fondato e diretto il centro di cardiochirurgia pediatrica dell'Accademisch medisch Centrum di Amsterdam. Rientrato in Italia, nel 1982 è diventato primario del dipartimento medico-chirurgico di cardiologia pediatrica dell'ospedale Bambin Gesù di Roma, coordinando anche il Programma di trapianto di Cuore e Cuore–Polmone, incarichi che ricoprirà fino al 1995.
Dal 1995 al 1997 ricopre il ruolo di Visting Professor in diverse università in giro per il mondo. Dall'ottobre del 1997 fino a giugno del 2000 ha diretto l'Unità di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Hesperia Hospital di Modena.
Nello stesso periodo, sempre all'Hesperia Hospital, è stato anche Direttore Scientifico della Scuola Internazionale di Perfezionamento “Dwight McGoon”.
Dal giugno del 2000 fino al novembre del 2008 ha diretto la Divisione di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale Arnas Civico di Palermo.
Ha effettuato in Italia il primo trapianto di cuore su un bambino e tentato la terapia chirurgica di malformazioni congenite del cuore in soggetti in età pediatrica. Nella sua lunga carriera ha visitato più di 25.000 bambini e ne ha operati più di 10.000.
Nel mese di maggio del 2000 Marcelletti coordinò, insieme con il collega William Norwood della Dupont Foundation di Filadelfia, l'equipe di chirurghi che tentò, nell'ospedale civico di Palermo, di separare le sorelline siamesi di origine peruviana Marta e Janet Milagro; il tentativo non riuscì.
La vicenda aveva scatenato una polemica sull'eticità della scelta di sacrificare una bambina per lasciare in vita l'altra. Marcelletti era intervenuto solo in altri due casi analoghi, anche se meno gravi: nel 1989 il comitato etico dell'ospedale Bambin Gesù di Roma non diede l'assenso all'intervento e i gemelli, originari di Santo Domingo, morirono tre mesi dopo. Tre anni dopo, a Philadelphia, l'operazione fu autorizzata e uno dei bambini sopravvisse.
Il 6 maggio del 2008 il dottor Marcelletti è stato posto agli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato e concussione. Il provvedimento giudiziario nei confronti del medico è avvenuto a seguito di un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Palermo avviata dopo una denuncia contro ignoti per minacce, presentata da un familiare di un appaltatore dell'Azienda ospedaliera Civico. Altra accusa nei confronti del cardiochirurgo è il possesso di presunto materiale pedopornografico.
Il 7 novembre del 2008 il Tribunale del Riesame ha accolto l'istanza degli avvocati difesori revocando la misura cautelare, anche se con l'obbligo di firma, ed autorizzando l'immediata ripresa della sua attività di medico e cardiochirurgo.
Il 20 novembre del 2008 il Prof. Marcelletti rassegna le sue dimissioni lasciando definitivamente l'Ospedale Civico di Palermo.