Come nel film «Fantozzi subisce ancora», dove il più famoso ragioniere d'Italia era costretto a far muovere dei manichini che dovevano sembrare impiegati al lavoro. All'ospedale Misericordia e Dolce di Prato non c'era Fantozzi ma qualcuno che decideva di non andare a lavoro e qualcuno che timbrava i cartellini per gli assenti. L'inchiesta sull'assenteismo finisce con centodue indagati, tra medici, infermieri e dipendenti vari che facevano finta di essere in servizio e invece non c'erano affatto, tutto grazie a false vidimazioni del cartellino.