A Londra, in questi giorni, si celebra un processo importante. Gli attori del processo sono Max Mosley, 68 anni, presidente della "Fia" (federazione internazionale automobilistica), e il tabloid "News of the world".
Eppure, per quanto sia un processo serio per i risvolti che potrà avere, nell'aula 13 dell'Alta Corte, le risate non mancano.
Mosley ha fatto causa al tabloid per diffamazione e violazione della privacy. Il giornale aveva pubblicato un articolo che denunciava un video di 5 ore, dove si vede Mosley partecipare ad una orgia insieme a 5 prostitute.
Il vestiario è quello dei nazisti. E lui frusta e si fa frustare e da ordini in lingua tedesca. Non mancano i riferimenti al fatto che Mosley è figlio del capo dei fascisti britannici negli anni Trenta.
In tribunale adesso Mosley è chiamato a giustificare questo video. E la sua linea di difesa è tutta un programma.
Secondo Mosley, con l'esperienza di "appena" 45 anni di queste pratiche il dolore è minimo. La pelle con le frustate diventa sensibile, sanguina subito e si raggiunge la pace dei sensi. E nega i risvolti nazisti.
Le "ragazze" completamente nude e con la frusta giocavano al dottore. E la conta delle frustate in lingua tedesca e le frasi sulle "bionde ariane" è solo perchè la lingua tedesca è dura e da il senso del comando. Chiaramente in aula tutti a ridere.
Mosley sta facendo causa al tabloid inglese perchè secondo la sua tesi difensiva il sadomasochismo è innocuo
Aver filmato e reso pubblico il video è stato illecito. La sua immagine ne risente ed anche un matrimonio che dura da 48 anni. A quanto pare è riuscito a nascondere alla moglie queste pratiche.
La stampa è in attesa della sentenza con molta preoccupazione. Se Mosley dovesse vincere sarebbe la fine degli scoop sui giornali. Una sentenza che farebbe storia nel giornalismo inglese.
Ricordo che Mosley, ha vinto contro quelli che lo volevano buttare fuori dalla Fia. E' stato riconfermato Presidente. Ma ormai tra lui e la formula 1 il divario è diventato un oceano.
Vedremo come finirà questo processo.